Rieti, dissesto e buche
sulla vecchia Salto Cicolana
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Vecchia Salto Cicolana nel dissesto
di Emanuele Faraone
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Giovedì 7 Maggio 2020, 01:20 - Ultimo aggiornamento: 13:42

RIETI - Vecchia Salto Cicolana, Strada provinciale 67, tratti nel dissesto tra buche e voragini. Un problema per i veicoli, ma soprattutto praticamente impraticabile per le due ruote.
 

 

Più che strade, sterrati di asfalto. Le reiterate polemiche dei residenti questa volta giungono da Roccaranieri e dalla Sp 67, la vecchia provinciale che conduce alla diga del lago Salto. Dietro buche, dissesti (nella foto) e cerchioni di gomme danneggiati, il solito annoso problema: ristrettezze di fondi, carenza di personale, assunzioni di nuovi cantonieri al palo dal 2000 (eccetto una unità nel 2019) e circa 1.200 chilometri di strade di competenza provinciale da manutenere. Preoccupa il fondo stradale della Sp 67, in particolare in prossimità della frazione Casali Salto, dove la pavimentazione diventa di difficile percorrenza con le auto costrette a bruschi rallentamenti in un’arteria (fortunatamente) poco transitata. «Ci sono fondi stanziati per quel tratto - spiega il consigliere provinciale Fabio Nobili, con delega alla Viabilità e Manutenzione stradale - anche in vista dei Mondiali di wakeboard del 2021 al lago del Salto, per rifacimento di segnaletica e pavimentazione. Sempre lungo la Sp 67 sono stati già spesi 600mila euro per il ripristino della vasta frana del 2018». Una strada che per ora rimane al limite della praticabilità (a rischio ciclisti e bikers) così come alcune vie di Roccaranieri, frazione di Longone Sabino: via dell’Immagine, via Delle Prata, Strada per Roccaranieri. Qui - segnalano i residenti - si sono aperte piccole voragini profonde oltre 25 centimetri (alcune ora risarcite) che hanno provocato danneggiamenti alle auto in transito. Per pedoni e ciclisti una zona off limits. «Facciamo i conti con fondi limitati e abbiamo ereditato una situazione molto critica - prosegue Nobili - c’è un programma pluriennale di interventi, ma si procederà per priorità in base alle indicazioni stesse dei sindaci e, preliminarmente, su strade con maggiore pressione veicolare». Molte le situazioni critiche ancora da passare - letteralmente - sotto i rulli compattatori per asfalto (la Sp 39 Orvinio-Scandriglia o la Ss 79 Ternana). «Molto è stato fatto - chiude Fabio Nobili - segnaletiche, guardrail, pulizia caditoie, canali di scolo, azioni di autospurgo per permettere passaggi stradali».

I cantonieri
Altro nodo e altra pagina è la difficile la situazione dei cantonieri provinciali, ormai ridotti a poche unità, insufficienti e a rischio sicurezza perché spesso costretti a operare da soli lungo le strade con decine e decine di chilometri da manutenere.

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