RIETI - Arriva la firma di Assofarm, Federfarma, Ministero della Salute e Conferenza delle Regioni sull’accordo quadro per la somministrazione del vaccino dell’americana “Johnson & Johnson” nelle farmacie di tutta Italia e, dunque, anche in quelle del territorio reatino. Una volta consegnate all’Italia (metà aprile), spetterà poi alla Asl di Rieti distribuire le dosi della “Johnson & Johnson” nelle farmacie aderenti all’accordo, che vaccineranno in base alle categorie anagrafiche indicate dallo Stato, escludendo però persone estremamente vulnerabili o che abbiano un’anamnesi positiva per pregresse reazioni allergiche gravi o anafilattiche. Un’intesa che si svilupperà su base volontaria da parte delle stesse farmacie le quali, se vorranno, potranno usufruire di un apposito corso di formazione per abilitare gli stessi farmacisti ad effettuare le inoculazioni di vaccino. Oppure, in alternativa, i farmacisti potranno fare ricorso alla presenza di un medico, mentre in ogni caso dovrà essere sempre presente anche un addetto al pronto soccorso.
Lo scenario
«Sulla possibilità di somministrare i vaccini non stiamo registrando lo stesso scetticismo che ci fu invece per i tamponi - spiega Pierluigi Cortellini, la cui presidenza in Federfarma Rieti è stata recentemente confermata anche per il quadriennio 2021-2024. - Con i tamponi fu più complicato: non si poteva sapere se le persone che venivano a effettuare i test fossero già positive o meno, motivo per cui diversi colleghi si sono astenuti dall’offrire il servizio, mentre ora con i vaccini si ha a che fare con soggetti molto diversi.