Rieti, vaccini in farmacia: adesioni elevate ma nodi da sciogliere

Farmacista
di Giacomo Cavoli
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Mercoledì 31 Marzo 2021, 00:10

RIETI - Arriva la firma di Assofarm, Federfarma, Ministero della Salute e Conferenza delle Regioni sull’accordo quadro per la somministrazione del vaccino dell’americana “Johnson & Johnson” nelle farmacie di tutta Italia e, dunque, anche in quelle del territorio reatino. Una volta consegnate all’Italia (metà aprile), spetterà poi alla Asl di Rieti distribuire le dosi della “Johnson & Johnson” nelle farmacie aderenti all’accordo, che vaccineranno in base alle categorie anagrafiche indicate dallo Stato, escludendo però persone estremamente vulnerabili o che abbiano un’anamnesi positiva per pregresse reazioni allergiche gravi o anafilattiche. Un’intesa che si svilupperà su base volontaria da parte delle stesse farmacie le quali, se vorranno, potranno usufruire di un apposito corso di formazione per abilitare gli stessi farmacisti ad effettuare le inoculazioni di vaccino. Oppure, in alternativa, i farmacisti potranno fare ricorso alla presenza di un medico, mentre in ogni caso dovrà essere sempre presente anche un addetto al pronto soccorso.

Lo scenario
«Sulla possibilità di somministrare i vaccini non stiamo registrando lo stesso scetticismo che ci fu invece per i tamponi - spiega Pierluigi Cortellini, la cui presidenza in Federfarma Rieti è stata recentemente confermata anche per il quadriennio 2021-2024. - Con i tamponi fu più complicato: non si poteva sapere se le persone che venivano a effettuare i test fossero già positive o meno, motivo per cui diversi colleghi si sono astenuti dall’offrire il servizio, mentre ora con i vaccini si ha a che fare con soggetti molto diversi.

Al momento, delle 62 farmacie reatine iscritte a Federfarma, contiamo l’adesione ufficiale da parte di 39, ma nei prossimi giorni potremmo arrivare a circa 50 adesioni formali». In attesa che dalla seconda metà di aprile prenda il via la consegna delle dosi del “Johnson & Johnson”, da parte dei farmacisti restano però ancora da sciogliere alcune riserve sull’intenzione di aderire alla campagna e gli interrogativi sulla logistica: «Noi avevamo già dato la nostra pre-adesione prima della firma dell’accordo e ora stiamo fornendo quella formale per poter somministrare i vaccini - spiegano dalla farmacia Manca di piazza Marconi. - Ci sono però degli adempimenti formali ancora da ultimare, come il corso di formazione che dovremo affrontare noi farmacisti per poter poi effettuare le somministrazioni. Una volta terminato saremo pronti, ma la Regione dovrà poi predisporre anche una piattaforma informatica per le prenotazioni e il rilascio di un eventuale certificato di avvenuta vaccinazione: per cui siamo in attesa di ulteriori istruzioni». Un altro dubbio riguarda l’effettiva disponibilità delle dosi: «Bisognerà innanzitutto vedere se ce le manderanno - commentano dalla farmacia Selvi di via Alcide De Gasperi, che in città fu tra le prime ad attivare il servizio dei tamponi. - Noi aderiremo, perché è un servizio che ci teniamo a fornire e, in alternativa al corso di formazione, potremo anche trovare un medico che ci darà una mano. Fare un vaccino, d’altronde, è meno rischioso di un tampone».

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