Rieti, Sabina universitas: il futuro
rimane ancora da definire

Palazzo Dosi
di Antonio Bianco
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Mercoledì 27 Maggio 2020, 00:52 - Ultimo aggiornamento: 14 Febbraio, 23:32
RIETI - Sabina universitas: il futurovrimane ancora da definire.
Futuro della società consortile, riesame del bilancio 2018/2019, verifica della tenuta del consorzio alla luce di semestrale e budget per il 2019 e per il 2020, e ricognizione dei rapporti con gli atenei di Roma e di Viterbo per l’offerta di corsi universitari. Di tutto ciò si è discusso nel consiglio di amministrazione di ieri della Sabina Universitas, che si è riunito in videoconferenza in seduta allargata - come anticipato da Il Messaggero - ai soci. «Sul bilancio consuntivo - si legge in una nota congiunta diramata da tutti i soci al termine della riunione - recentemente respinto dall’assemblea dei soci, sono emerse circostanze nuove che hanno spinto il consiglio di amministrazione a deciderne il riesame per valutare l’effettiva congruità delle poste che determinavano un utile di 81mila euro». Quindi, secondo la nota, la voce «utile» nel bilancio consuntivo potrebbe subire una modifica rispetto a quanto presentato nell’ultima assemblea dei soci di qualche settimana fa.

Le tappe
Tutto ciò mentre sarebbe in corso da parte della Sapienza «una nuova ricognizione dei rapporti creditori e debitori pregressi con la Sabina universitas». E questa sarebbe la ragione per cui gli organi dell’ateneo romano non si sono ancora espressi sul rinnovo della convenzione con il polo reatino. «Una circostanza, anche questa, che va a incidere sul risultato di bilancio», fanno sapere i soci. Ma anche il futuro economico-finanziario non è roseo: «Sulle prospettive del consorzio pesano le indicazioni emerse dalla semestrale e dal budget 2019/2020 che, seppur contraddittorie tra loro, fotografano con sufficiente chiarezza uno sbilancio atteso sin da settembre tra il reale fabbisogno della società consortile e l’effettiva capacità di contribuzione dei soci».
A questo punto i soci non escludono la messa in liquidazione della Sabina universitas e nuove forme di gestione societarie dei corsi universitari. «Ciò ha visto i soci presenti - Antonio D’Onofrio per la Fondazione Varrone, Antonio Cicchetti per il Comune di Rieti, Marinella D’Innocenzo per la Asl di Rieti, Giorgio Cavalli per la Camera di commercio reatina e Mariano Calisse per la Provincia di Rieti - confrontarsi con franchezza sulla gestione consortile e ragionare su possibili forme di gestione alternativa dei corsi universitari in caso di messa in liquidazione del consorzio».

Lo scenario
In questo quadro restano, che presenta ancora non poche incognite per il futuro, sono da ridefinire i rapporti complessivi con gli atenei di Roma e di Viterbo per quanto riguarda l’offerta di corsi universitari, dato che le convenzioni in corso con Sapienza e Tuscia sono in scadenza nel 2020. Il consiglio di amministrazione della Sabina Universitas è stato riaggiornato agli inizi di giugno. Nel frattempo si dovrebbe riunire anche il cda della Sapienza per valutare la richiesta di riduzione dei costi dei suoi corsi a Rieti.
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