Fara Sabina, cinque ragazzine organizzano la marcia della pace per l'Ucraina

Le giovani
di Raffaella Di Claudio
3 Minuti di Lettura
Martedì 22 Marzo 2022, 00:10

RIETI - Hanno pensato a tutto loro: dal percorso da compiere alle bandiere da realizzare. Volevano esprimere vicinanza al popolo ucraino colpito dalla guerra e hanno organizzato una marcia di solidarietà per le vie di Borgo Quinzio e Corese Terra, con tanto di sorpresa a una compagna che compiva gli anni. Hanno 11 anni e frequentano la quinta elementare nel plesso Borgo Nuovo a Borgo Quinzio. Si chiamano Gioia Ciocca, Noemi Lory, Michela Fantilli, Emma Lupi e Jessenya Landeo. In una videochiamata di gruppo raccontano la genesi di un’iniziativa che, per quanto ristretta, è entrata nel cuore di molti a Fara Sabina, compreso il sindaco Roberta Cuneo che le ha incontrate nel parco giochi di Borgo Quinzio e si è messa disposizione per sedare dubbi e rispondere alle loro domande sul conflitto. L’idea è nata a scuola. 
«Stavamo ascoltando la canzone Imagine di John Lennon e discutevamo del significato, quando a Gioia è venuto in mente di organizzare una manifestazione per la pace – raccontano – Ne ha parlato con le altre e abbiamo iniziato ad organizzarla. Essendo domenica in molti non hanno potuto partecipare, ma sono stati comunque contenti che si sia svolta». Il lavoro organizzativo è durato una settimana. 
Lunedì hanno deciso che avrebbero marciato e l’hanno comunicato ai genitori che le hanno sostenute e accompagnate, «ma rimanendo un po’ dietro a noi», specificano le giovani manifestanti. Hanno realizzato uno striscione con i colori dell’Ucraina, cartelli inneggianti alla pace e stabilito il percorso da compiere: tutto, rigorosamente, da sole. La partenza è stata fissata davanti casa di Michela a Borgo Quinzio. «Poi abbiamo fatto una piccola sosta nel parco giochi dove abbiamo incontrato la sindaca Roberta Cuneo ed Emma – proseguono le amiche, con Noemi che ripercorre passo passo ogni tappa – le ha chiesto come stessero le persone arrivate a Fara Sabina. Lei ci ha detto che potrebbero arrivare dei bambini nella nostra scuola e che dovremo aiutarli a farli integrare». Essendo il giorno del compleanno di Jessenya hanno poi deciso di raggiungere la casa della compagna per farle una sorpresa e lei commossa del gesto si è unita alla marcia. 
Il mini corteo ha fatto tappa anche davanti alle chiese dei due paesi, dove le bambine si sono raccolte in preghiera. Ognuna ha espresso ciò che sentiva, sperando che tutte le persone che oggi stanno soffrendo per la guerra possano trovare pace. In modo semplice, dopo aver mangiato una fetta di torta offerta dall’amica. Testimoniando, come solo i bambini sono capaci, quanto basti poco a fare del bene e a esserci per gli altri.

© RIPRODUZIONE RISERVATA