Ferrovia Rieti-Passo Corese, via alla progettazione sulla fattibilità

La stazione di Fara Sabina
di Giacomo Cavoli
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Sabato 13 Maggio 2023, 00:10

RIETI - La Italferr, società soggetta alla direzione e al coordinamento di Ferrovie dello Stato, avvia la progettazione di fattibilità tecnico-economica per la realizzazione della linea ferroviaria Passo Corese-Rieti. 
Si torna dunque a parlare del collegamento del capoluogo reatino con la stazione più prossima alla Capitale, progetto accarezzato da decenni sempre con la speranza di una connessione diretta a Roma e che, ormai vent’anni fa, aveva visto proporre un primo progetto preliminare per la Passo Corese-Osteria Nuova curato dal senatore Angelo Maria Cicolani, scomparso nel 2012.

La comunicazione. A dare corpo alla notizia dello studio di fattibilità avviato da Italferr è la lettera che in queste settimane la direzione tecnica della società sta inviando sia ai Comuni del territorio reatino interessati dal passaggio della ferrovia Passo Corese-Rieti che ai tanti privati proprietari di aree all’interno delle quali Italferr prevede di far transitare il percorso ferroviario. 
Un’attività che Italferr sta portando avanti per conto di Rete Ferroviaria Italiana, dalla quale ha ricevuto l’incarico di sviluppare la progettazione di fattibilità della ferrovia.
Preliminari alla realizzazione dello studio sono dunque le indagini geognostiche e geofisiche che Italferr dovrà eseguire sui terreni interessati dal passaggio della ferrovia (come, ad esempio, le attività di carotaggio) per stabilirne la conformità rispetto alla realizzazione del progetto, valutando eventuali modifiche al tracciato, in caso di non adeguatezza del terreno. 
A tal fine, è dunque sempre la stessa Italferr a fornire anche l’elenco delle sette società alle quali ha dato incarico di svolgere le indagini che riguardano la natura dei terreni lungo i quali, nelle intenzioni, dovrà transitare la ferrovia.

Un lavoro lungo e complesso, che passa necessariamente anche per la disponibilità fornita dai singoli proprietari privati a concedere l’autorizzazione ad Italferr per poter effettuare le indagini su ogni singolo terreno.

I Comuni interessati. I Comuni interessati dalla linea Passo Corese-Rieti sono, in totale, nove: Rieti, Torricella in Sabina, Poggio San Lorenzo, Poggio Moiano, Monteleone Sabino, Scandriglia, Poggio Nativo, Nerola e Fara in Sabina. 
Dunque, già sulla base degli Enti interessati dalla comunicazione di Italferr, è possibile ipotizzare il tracciato della ferrovia che al momento, trattandosi di uno studio di fattibilità, è ancora ben lontano dall’essere compiutamente definito. Servirà poi capire anche quanti scali la ferrovia potrà avere e, soprattutto, dove: più facile, in questo senso, immaginare ad esempio quello di Osteria Nuova, che nel progetto preliminare di Cicolani (depositato al Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) era uno dei due terminali della ferrovia, la quale ora invece raggiungerebbe direttamente Rieti.

Il finanziamento. A finanziare lo studio di fattibilità messo in campo da Italferr sono i 40 milioni di euro previsti dall’emendamento proposto nel 2021 dall’ex deputato e presidente della Commissione Bilancio della Camera Fabio Melilli (con il sostegno dell’allora ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco, a capo del Mef durante il mandato dell’ex presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi, tra febbraio 2021 e ottobre 2022), per la redazione del progetto esecutivo della ferrovia Roma-Rieti, anche rivedendo e aggiornando il vecchio progetto della ferrovia tra Passo Corese e Osteria Nuova (quello immaginato da Cicolani) e la redazione di studi di fattibilità per arrivare alla scelta di un tracciato definito che colleghi L’Aquila e Ascoli Piceno a Rieti e Roma.

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