I treni a idrogeno avanzano lungo la tratta Terni-Rieti-Sulmona

I treni a idrogeno avanzano lungo la tratta Terni-Rieti-Sulmona
di Samuele Annibaldi
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Venerdì 10 Luglio 2020, 21:59 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 11:47

RIETI - L’idea nasce a Rieti e la circostanza verrà ribadita anche oggi a Pisa, dove sarà presentato l’ultimo atto dello studio di fattibilità per far marciare il treno che da San Sepolcro arriva a Sulmona - attraversando l’Umbria, Rieti ed Antrodoco - anziché con l’alimentazione diesel con un combustibile alternativo e pulito come l’idrogeno. L’idea c’è ed è della Cinque International, società reatina che in collaborazione con l’Aecom e l’Ancitel-Energia&Ambiente ha elaborato un progetto che è diventato il master di uno dei quattro laboratori sul tema dell’economia circolare, redatto dalla Scuola superiore Sant’Anna di Pisa. 

Tratta Terni-Rieti-Sulmona. Un esempio da realizzare nel centro Italia, inteso come entroterra delle zone più svantaggiate. La tratta oggetto di questo esperimento, la prima in Italia, a conti fatti si presta e diverrebbe più vantaggiosa da gestire economicamente e a livello di progettualità se solo si pensa al grande lavoro e ai grossi investimenti che occorrerebbe per elettrificare la linea, rifare le numerose gallerie e altri interventi. Il treno a idrogeno pulito risolverebbe tanti di questi. Non solo, aprirebbe - ma in questi casi il condizionale è d’obbligo anche la possibilità nel Reatino di investire sulla produzione e la distribuzione di idrogeno green con risvolti occupazionali importanti. 

Il fatto che oggi se ne parlerà alla presentazione del master alla Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, un prestigioso istituto pubblico di istruzione universitaria a ordinamento speciale, significa che si sta parlando di futuro e investimenti importanti. Un progetto di pre-fattibilità che ha interessato proprio la realizzazione di un treno a idrogeno sulla tratta della ex Ferrovia centrale umbra, da Sansepolcoro a Sulmona, passando per l’Umbria, Rieti e Antrodoco esiste. 

Interesse europeo. «L’idrogeno, combustibile alternativo di forte interesse anche a livello europeo – spiega Marco Frey, direttore del Master Geca della Scuola, nonché uno dei professori coinvolti nel gruppo che ha approfondito il tema – se derivato da fonti energetiche rinnovabili, il cosiddetto idrogeno verde potrebbe rappresentare un ulteriore passo verso il raggiungimento di una mobilità sostenibile. Lo studio è stato condiviso con Rete ferroviaria italiana, molto interessata a questo tipo di treni – continua Frey – e non è un caso sia stata scelta una linea interna, dove manca l’elettrificazione e dove è in corso un progetto di rifacimento profondo della infrastruttura ferroviaria». 

Passaggi in Regione. L’idea progettuale ha già fatto i passaggi in Commissione ambiente alla Regione Lazio con una audizione e ne sono stati messi al corrente ministri e rappresentanti del governo, con il deputato reatino Gabriele Lorenzoni che ha già mostrato interesse al progetto del treno a idrogeno. Un treno che supererebbe il bimodale, inquina meno, ed è in grado di produrre occupazione da indotto e non necessita di lavori infrastrutturali lungo la tratta Terni-Rieti-L’Aquila.

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