Il capitano Tirelli lascia il Rieti:
«Resterà sempre nel mio cuore»

Fabrizio Tirelli
di Christian Diociaiuti
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Giovedì 12 Luglio 2018, 13:15 - Ultimo aggiornamento: 13:18
RIETI -  Era nell’aria dopo le risultanze di mercato delle ultime ore. C’è l’addio ufficiale di Fabrizio Tirelli al Rieti. Il capitano amarantoceleste, a Rieti dalla stagione 2015-2016, non giocherà allo Scopigno la Serie C. Un altro pezzo da 90 di quella squadra che ha vinto dopo tanti anni, lascia il club e lo fa dopo diversi giorni di trattative, in cui le parti non si sono incontrate. Tirelli ha scritto di suo pugno un saluto soprattutto ai tifosi e a tutto l’ambiente amarantoceleste, in cui spicca una grande tristezza, mista alle lacrime di chi, pur non essendo reatino, lo è diventato giocando e onorando la maglia, ma soprattutto riportando la società ai fasti della C. In tre stagioni piene, per lui 88 presenze e undici gol, tanti assist, momenti difficili e grandi gioie, come quella di Ostia, con la Coppa alzata per la vittoria del girone di Serie D. Oltre alla vittoria in D, anche un playoff vinto e tre campionati sempre di vertice. Rimarrà, delle tre stagioni di Tirelli, l’immagine della festa post Rieti-Lupa, con il bacio al trofeo e la Coppa al cielo. Il calciatore romano, ora, viene dato vicino al Cassino, dove è andato anche Marcheggiani e dove a fare da direttore generale c’è Di Santo. Il capitano smentisce qualsiasi firma precedente a questo saluto al Rieti. Ora, l’unico che potrebbe tenere continuità col passato è Cericola. Ma anche lui è in trattativa e non c’è nulla di scontato. Il Rieti i volta decisamente pagina e si separa dai suoi gioielli della promozione.

LE PAROLE DI TIRELLI

«Fra i valori che mi ha insegnato la mia famiglia c’è sicuramente il rispetto, così presente sulla bocca di tutti e nel cuore di pochi. Alla luce di quanto è successo e sta succedendo mi trovo mio malgrado a dover comunicare in primis che le voci che via via mi davano ad aver firmato con diversi club sono prive di fondamento in quanto prima di oggi sono stato fermamente attaccato alla possibilità di rimanere.

Ho preso questa decisione con la morte nel cuore. Non è facile dire addio a qualcosa che hai sempre sognato.
Ma non avrei potuto e soprattutto non me lo sarei perdonato, lasciare questa società, questa città, questi tifosi senza salutarli e ringraziarli. Ringrazio tutti i miei compagni per la splendida cavalcata della scorsa stagione, senza dimenticare quelli delle precedenti. Ringrazio tutti per il pezzo di vita vissuto insieme, per tutte le emozioni che ci hanno fatto diventare squadra, gruppo, e Amici in questi tre anni.

So assolutamente che un semplice grazie non può bastare a spiegare la mia gratitudine verso tutto l’ambiente, provo un grande nodo alla gola per quello che sto lasciando. Questi tre anni sono volati e mi hanno dato emozioni uniche, come entrare in campo con la fascia di capitano, ascoltare i tifosi che urlavano il mio nome, vincere e riportare il Rieti dove meritava di stare.

Posso assicurarvi che su ogni campo e con tutto me stesso ho sempre lottato cercando di meritarmi quell’affetto e quell’amore che quotidianamente mi circondava e che sentivo. In questi anni insieme ho cercato di darvi tutto e spero di esserci riuscito. Chiedo scusa a tutti quelli che probabilmente oggi deluderò.

Qui lascio tutti gli amici, gli anni e i ricordi più belli. Porterò nel cuore RIETI e la sua città ovunque andrò. Avrei voluto abbracciarvi uno ad uno per ringraziarvi e per avermi fatto sentire sempre a casa, per avermi fatto sentire come uno dei vostri.

Un pensiero speciale non può non andare al MIO Presidente Riccardo Curci che mi ha sempre apprezzato e trattato come un figlio, al direttore Di Santo, tutti gli allenatori avuti, tutti i dirigenti che lavorano tutti i giorni con impegno e dedizione, al team manager Dino Pezzotti, ai segretari Paolo Grifoni e Paolo Rotilio, all’addetto stampa Marco Ferroni, ai magazzinieri Massimo, Angelo e Mattia, al custode dello stadio Carlo, ai massaggiatori Mattia, Gianmarco, Simone e Marta (che tanto mi hanno sopportato), ai tifosi sempre presenti in tutta Italia, alla mia famiglia sempre presente, sperando di non aver dimenticato nessuno. 

Ringrazio tutte queste persone una ad una per tutto l’affetto che mi hanno dimostrato, come calciatore ma soprattutto come Uomo.

Aver fatto parte della Rieti Calcio ed esserne stato il Capitano per me è motivo di grande Orgoglio.

Ora le nostre strade si dividono, ma sono certo che questo NON é un addio MA solo un arrivederci.

Con Grande Affetto il vostro capitano.
Fabrizio Tirelli
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