RIETI - «Una festa propiziatoria, come quelle che si facevano in campagna per favorire la pioggia, l’abbondanza del grano. Perché a sei anni dal terremoto mancano ancora le case, ma quello che si sente più di tutto è la mancanza di anime. Il terremoto ha distrutto decine e decine di comuni, ma la pandemia e la guerra stanno distruggendo la comunità umana. Per ricostruire queste terre dunque, bisogna ricostruire per prima cosa quel senso di appartenenza comunitaria. Occorre ricostruire identità, far radicare i legami millenari tra umano, divino e territorio.
Ed è quello che stiamo provando a fare».
Con queste parole si è chiusa la seconda edizione di "Ritorno a Illica", l’evento nato dalla collaborazione di diverse associazioni di promozione sociale, di valorizzazione dei prodotti enogastronomici locali. La festa, che si è svolta a Illica, la frazione di Accumoli spazzata via dal sisma del 24 agosto 2016, è stata realizzata dal Progetto ‘Territorio e Comunità’ e dal Comitato Illica Vive, con la collaborazione e la partecipazione di ‘Retrogusto’ e aziende locali.
La festa ha alternato momenti di riflessione e approfondimento con il professor Mario Polia, archeologo e antropologo di fama internazionale, che ha parlato dei riti religiosi nell'agricoltura durante la stagione estiva, e momenti di degustazione di prodotti locali provenienti da Terracino, con l’azienda agricola Buon Monte, con la birra di San Pancrazio di Grisciano, la carne dell’azienda agricola Coltellese, e una scelta di biscotti selezionata da Retrogusto.
La serata, è stata allietata dal suono tradizionale dell'Organetto e si è conclusa con balli e musica pop rigorosamente in formazione acustica del gruppo Electric Tree.
«Ringraziamo tutti i cittadini di Accumoli e li aspettiamo il prossimo anno, ancora più forti di sempre».