Rieti, stalle provvisorie:
corsa contro il tempo

Buoi nella neve
di Alessandra Lancia
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Mercoledì 11 Gennaio 2017, 13:20
RIETI - Proprio vero, si corre a chiudere le stalle a buoi già usciti. Anzi, un toro da monta, ricercato nella zona di Sant'Angelo-Sommati perché considerato pericoloso. Una nota di colore tra mille, enormi problemi quelli degli allevatori di Amatrice e Accumoli che solo le temperature polari di queste settimane hanno fatto esplodere in tutta la loro drammaticità e che ora sono diventati anche un caso politico, con le feroci critiche del Movimento 5 Stelle e la corsa ai ripari della giunta regionale di Nicola Zingaretti. Ieri la ditta incaricata della costruzione delle stalle provvisorie ha avviato nuovi cantieri, per onorare l'impegno preso con la Regione di realizzare dieci nuovi stalle in tre giorni, salvo maltempo. Ma è il 16 gennaio la dead line dell'appalto: se la ditta risulterà inadempiente il contratto sarà rescisso e toccherà alla seconda classificata farsi avanti per finire di allestire le 98 stalle provvisorie previste (due giorni fa ne risultavano montate 55).
Parallelamente, l'assessore Carlo Hausmann ha riunito le associazioni di categoria per illustrare la determina della Regione del 7 gennaio che dà attuazione all'ordinanza del Commissario Vasco Errani di fine novembre che consente agli allevatori di acquistare direttamente stalle e attrezzature salvo essere poi rimborsati al 100%. L'obiettivo è superare le polemiche di questi giorni e assicurarsi che le informazioni (e l'assistenza) arrivino fino all'ultimo degli allevatori. A breve si terrà un summit del presidente Zingaretti e l'assessore Hausmann col mondo dell'agricoltura, per fare il punto e rodare meglio la macchina degli aiuti.

LE ACCUSE
Intanto la polemica infuria: la Cgil di Roma e Lazio e la delegazione reatina chiedono a Zingaretti un incontro per trovare «soluzioni immediate» ai problemi degli allevatori di Amatrice e Accumoli. «Serve un cambio di passo scrive Walter Filippi bisogna dare risposte immediate a chi vive ancora nelle roulotte. Solo così si scongiura il rischio spopolamento». «Anche la Cgil conferma le nostre preoccupazioni sui ritardi con cui sta agendo la Regione Lazio», coglie la palla al balzo il capogruppo di Forza Italia in Regione, Aurigemma. Dal gruppo di Francesco Storace arriva invece un'interrogazione della consigliera Tarzia per chiedere chiarezza sui ritardi nella consegna dei ricoveri stalle per gli animali e le casette per gli allevatori e la ragione per cui la determina di attuazione dell'ordinanza Errani è arrivata solo il 7 gennaio.

LE ZONE COMMERCIALI
Ma dalla Regione è arrivata anche l'approvazione dei progetti esecutivi per le due zone commerciali di Amatrice. Espletati i controlli dell'Anac, partiranno gli appalti per l'acquisto dei moduli e la gara per le opere di urbanizzazione. «Se tutto andrà come previsto, le due zone commerciali saranno pronte entro aprile, come promesso», dice il sindaco Sergio Pirozzi. Nel frattempo ad Amatrice si è costituita una nuova associazione di categoria tra i giovani commercianti del paese. Entro questa settimana poi dovrebbe avvenire anche l'attesa estrazione per l'assegnazione delle 25 «sae» di Campo Lazio, le prime casette ad essere consegnate ai terremotati di agosto.

LE DEMOLIZIONI
Vita che ricomincia mentre altra viene definitivamente cancellata: sono iniziate le demolizioni degli edifici pericolanti anche nelle frazioni (ieri era la volta di Scai). Dolore su dolore, per la gente del posto, e la speranza che davvero dalla polvere possa rinascere futuro nuovo.
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