Rieti, la Ternana riapre ma tempi lunghi sulla Provinciale 6 Magliano

Strada Provinciale 6 "Magliano"
di Samuele Annibaldi e Sara Pandolfi
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Giovedì 4 Febbraio 2021, 00:10

RIETI - Per una strada che resta chiusa, la provinciale 6 di Magliano Sabina e, visto il danno, non si sa per quanto tempo lo sarà ancora, ce n’è una che riapre. Si tratta della Strada regionale 313 Ternana, nel tratto che era stato chiuso una settimana fa al km.18,050, tra il bivio per San Luigi (Poggio Mirteto) e Galantina (Poggio Catino), dopo uno smottamento che arrecava pericolo e ostruiva una parte della carreggiata sottostante. Dopo una settimana di disagi per automobilisti, bus degli studenti e dei pendolari e per i mezzi pesanti costretti a percorsi alternativi col traffico deviato per Gavignano o Poggio Mirteto paese, dalla serata di martedì la strada è stata riaperta. Dopo il sopralluogo di Astral e Genio civile, sono stati apposti dei new jersey per creare un corridoio in cui il traffico, sebbene a senso unico alternato, possa tornare a scorrere: il tratto è di un centinaio di metri, con regolazione semaforica. Le realtà a monte della frana da Cantalupo a Casperia, fino a Roccantica, Montasola e altri centri hanno subito disagi, così come i bus dei pendolari da e verso la stazione ferroviaria di Poggio Mirteto. Ora con la riapertura, seppur con il senso unico alternato nel tratto dove insiste lo smottamento, si torna a circolare, in attesa che venga rimosso il fronte franoso (lungo circa 40 metri) che è scivolato da un terreno privato sopra la carreggiata, dopo le insistenti piogge all’inizio della scorsa settimana. All’indomani dello smottamento sulla 313, strada che in Sabina per traffico veicolare è in ordine d’importanza seconda solo alla Salaria, si era fatto parte diligente per una rapida soluzione in funzione di una riapertura anche il consigliere regionale Fabio Refrigeri.

Gli interventi
Resta chiusa, invece, la strada Provinciale 6 “Magliano Sabina”.

La trafficata via che collega Magliano Sabina al resto della provincia, utilizzata anche per raggiungere il capoluogo, a causa di una frana è stata interdetta il 28 gennaio e non è ancora possibile sapere quando la viabilità sarà ripristinata. Per cercare di ridurre i disagi ai residenti, il Comune di Calvi dell’Umbria (sotto la cui competenza ricade il tratto di strada interessato), ha aperto alla circolazione di veicoli con massa inferiore alle 3 tonnellate e mezzo, la strada comunale di Salliano che scavalca la frana passando sulla collina accanto. Ma la viabilità risulta difficile. Intanto i rilievi avrebbero messo in evidenza uno scivolamento a valle del manto stradale continuo, tanto che la profonda spaccatura che si è aperta nel terreno continua ad allargarsi. «Immediatamente dopo l’evento e con l’apertura alla viabilità della strada di Salliano - dice Sandro Spaccasassi, vicesindaco di Calvi dell’Umbria e consigliere della Provincia di Terni - come Comune abbiamo predisposto una manutenzione costante della via. Tutti i giorni vengono portati camion di breccia, ma comprendiamo che non basta. Ieri mattina i geologi hanno svolto i sondaggi. Dalla loro relazione si potrà dare incarico per i lavori di ripristino, ma in questa fase è difficile fare una previsione rispetto alla possibile riapertura della strada. Di certo posso dire che mi impegnerò personalmente per snellire quanto più possibile i passaggi burocratici ed evitare lungaggini». Per i mezzi con massa superiore alle 3,5 tonnellate resta d’obbligo la variante sulla provincia 71 per Otricoli (Terni). A Cotral, per ridurre i tempi di percorrenza, il Comune umbro ha concesso l’utilizzo della strada comunale di Passatore.

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