Terminillo, progetto Tsm: gruppo interessato favorevole a un partenariato pubblico-privato

Terminillo in inverno
di Giacomo Cavoli
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Venerdì 2 Luglio 2021, 00:10

RIETI - Attestate capacità nella costruzione di impianti di risalita, di innevamento e nella progettazione di piste, oltre alla disponibilità a forme di collaborazione con partenariato pubblico-privato. Sono le credenziali messe sul piatto da tre società - Mac, Bartholet Italia e Areaquattro - e da uno studio privato, nella manifestazione di interesse che è pervenuta via Pec alla Provincia di Rieti e ai Comuni di Cantalice, Micigliano, Rieti e Leonessa, interessati dal progetto Tsm. Un gruppo di aziende dichiaratesi pronte a investire sul Terminillo e sul progetto Tsm, che però, a oggi, attende la chiusura della Conferenza dei Servizi per poter dare il via alla sua realizzazione. «Manifestazione d’interesse per la partecipazione alla procedura di gara finalizzata alla ristrutturazione e all’ampliamento degli impianti sciistici». Comincia così la Pec inviata ai 4 Comuni e alla Provincia: le società, «operando in diversi paesi in tutto il mondo, hanno acquisito un’elevata expertise nella realizzazione di impianti di risalita, impianti di innevamento, progettazione piste, garantendo soluzioni high-tech sostenibili e sicure. Le stesse intendono concorrere per portare avanti un progetto ambizioso e innovativo, finalizzato ad attirare nuovo turismo nel territorio, e così rilanciare e valorizzare le bellezze naturali di cui questa zona è ricca, nel rispetto delle prescrizioni ambientali», stabilite dalla Valutazione di Impatto Ambientale rilasciata a gennaio dalla Regione Lazio. E dopo l’interessamento di Cassa Depositi e Prestiti al Terminillo, annunciato a marzo, ieri a Il Messaggero la Mac ha dato la sua disponibilità a forme di intervento pubblico-privato: «Quanto al possibile investimento di Cdp, questo sarebbe assolutamente compatibile con il nostro progetto e non in competizione». Compatibilità già annunciata, a Comuni e Provincia, nella manifestazione d’interesse dove le società si dichiarano «disposte a intraprendere forme di collaborazione più incisive con le amministrazioni destinatarie, nelle modalità reputate più idonee e funzionali al conseguimento delle finalità pubbliche anche attraverso l’utilizzo del modello del partenariato pubblico-privato». E sempre ieri su Il Messaggero, la Mac ha auspicato che «le amministrazioni possano pubblicare quanto prima un bando unico che comprenda l’area completa oggetto della delibera del Tsm e non solo una porzione di Pian de’ Valli»: ovvero, quella interessata dal bando al quale sta lavorando il Comune di Rieti per mettere a gara la funivia Pian de’ Valli-Terminilluccio, la seggiovia quadriposto “Prati delle Carbonaie–Terminilluccio”, la seggiovia biposto “Carbonaie” e la seggiovia biposto “Cardito Sud”. Considerato l’accumularsi di carte bollate sul Tsm, il presidente della Provincia, Mariano Calisse, è prudente: «Che sia con questo gruppo di aziende o con un altro, credo che la collaborazione tra pubblico e privato sarà inevitabile e, anzi, in termini positivi, andrà ricercata a tutti i costi - commenta Calisse - ma ora è prematuro parlarne: bisognerà prima conoscere l’esito dei ricorsi che pendono sul Tsm e poi valutare come procedere per realizzare le opere».

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