Rieti, Vallonina. Nuova tappa: i fondi ci sono ma apertura dopo l’estate

Vallonina
di Giacomo Cavoli
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Venerdì 16 Luglio 2021, 00:10

RIETI - I soldi per mettere in sicurezza il versante di Jaccio Crudele - e quindi la parte più critica della strada che collega Leonessa a Terminillo - ci sono, ma servirà altro tempo per ultimare la progettazione. È la replica della Provincia di Rieti all’intervento di ieri, su Il Messaggero, del cartello ambientalista, che ha fatto riferimento ai fondi stanziati dopo il sisma del 2016 per mettere in sicurezza Iaccio Crudele, giudicato dall’Astral il punto più critico dell’intera panoramica, attualmente chiusa a causa del rischio di caduta massi. L’intervento degli ambientalisti era arrivato a seguito della dichiarazione del presidente della Provincia di Rieti, Mariano Calisse che, due giorni fa, sempre a Il Messaggero, aveva spiegato che quei soldi non potevano essere scorporati rispetto alla progettazione del Tsm. Ora, dopo l’intervento degli ambientalisti, la Provincia chiarisce la situazione.

L'utilizzo
Nel loro intervento di ieri, gli ambientalisti hanno fatto riferimento all’ordinanza numero 64 del 6 settembre 2018, firmata dal Commissario alla ricostruzione, attraverso la quale vengono stanziati due milioni e mezzo di euro a favore delle opere previste per la Regione Lazio, tra le quali, per la strada turistica del Terminillo, figura la «bonifica dissesti gravitativi per crolli e ribaltamenti sulla località Jaccio Crudele, interessata anche da valanghe»: e, sempre secondo l’ordinanza, il soggetto attuatore della messa in sicurezza è la Provincia. Un’ordinanza che la Provincia aveva in seguito ripreso anche nel documento del 3 luglio 2020, che contiene le controdeduzioni dell’ente riguardo al progetto Tsm, prima che quest’ultimo venisse approvato nel gennaio di quest’anno dalla Regione.

Per la Provincia, infatti, l’ordinanza firmata dal commissario, «emanata a seguito degli eventi sismici del 2016, assegna 2,5 milioni di euro alla bonifica dei dissesti gravitativi per crolli e ribaltamenti sulla località Jaccio Crudele, interessata anche da valanghe. Si ritiene che questi fondi diano la garanzia della possibilità di realizzare le opere di consolidamento necessarie per consolidare il fronte roccioso di Jaccio Crudele e per mettere in sicurezza la sottostante strada provinciale e gli impianti previsti nel progetto Tsm». Ora, a quasi tre anni di distanza dallo stanziamento dei soldi, Calisse chiarisce che «i fondi messi a disposizione dal commissario ci sono ed è in corso la progettazione per la messa in sicurezza di Iaccio Crudele». A che punto è la redazione dell’elaborato? «È in corso - ripete Calisse - ma non sarà pronto prima del termine dell’estate e, dunque, quello che in qualità di Provincia potevamo fare per tentare di favorire la riapertura della strada lo abbiamo già fatto, inviando alla Regione gli studi di carattere geologico realizzati in passato dal nostro ufficio tecnico».

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