I verdi sul Tsm2: «Per Regione non esiste cambiamento climatico, ampliamento abbatte bosco: pronto ricorso»

I verdi sul Tsm2: «Per Regione non esiste cambiamento climatico, ampliamento abbatte bosco: pronto ricorso»
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Lunedì 4 Gennaio 2021, 16:45

RIETI - «L’emergenza rappresentata dal cambiamento climatico non esiste alla regione Lazio perché con un comunicato del 1° gennaio gli assessori all’urbanistica e al lavoro della Regione Lazio hanno comunicato il parere favorevole della valutazione di incidenza ambientale del progetto denominato TSM2 , ovvero della realizzazione di nuovi impianti di risalita e piste da sci nel Monte Terminillo, anticipando in modo inusuale l’imminente arrivo del parere definitivo della VIA ( valutazione d’Impatto ambientale», lo dichiarano i coordinatori nazionali Angelo Bonelli e Filiberto Zaratti  rispettivamente dei Verdi e Europa Verde entrambi già assessori all’Ambente della regione Lazio che aggiungono

«Il progetto denominato Tsm 2 (Terminillo stazione montana ) prevede 10 nuovi impianti di risalita; due bacini per l’innevamento artificiale pari a 136mila metri cubi; 37 km di piste da sci; il taglio di 17 ettari di faggeta vetusta tra i 150 e 200 anni, ma con alcuni esemplari che potrebbero arrivare ai 400 anni; circa 8,7 km di trincee su praterie  non riproducibili. Il tutto in un’area che prevede la presenza di aquila reale, lupo, orso, e che doveva essere candidata a sito Unesco proprio per le sue antiche faggete».

«L’area del Terminillo dagli anni 80 - continuano i due esponenti Verdi - ha subito un forte calo di presenze turistiche portando tutta la montagna ad un progressivo declino dovuto all’irrazionale gestione degli impianti esistenti ma soprattutto alla diminuzione delle precipitazioni nevose: nella stagione 2019/2020 la mancanza di neve ha determinato la chiusura degli impianti».

«Il cambiamento climatico in corso – incalzano Bonelli e Zaratti - sembra non esistere nelle valutazioni fatte dalla regione Lazio per l’autorizzazione concessa a questo progetto ad alto impatto ambientale che insiste in zone a conservazione speciale tutelate dall’Unione Europea da una specifica direttiva».

«La carenza di neve - spiegano i due ex assessori regionali- viene superata dalla regione realizzando due bacini di acqua per l’innevamento artificiale per un totale di 136.000 metri cubi acqua che verrebbe sottratta da falde e corsi d’acqua, nel Terminillo nevica sempre meno ma questo non è un problema, forse perché il cambiamento climatico non esiste, la regione invece dovrebbe concentrarsi su come rilanciare l’economia turistica di quell’area adeguandola alle sue caratteristiche  e bellezze, considerato che al momento su questo progetto vengono investiti  risorse regionali ed europee».

«Annunciamo oggi che presenteremo un ricorso presso l’Unione Europea e che abbiamo già attivato il gruppo parlamentare Verde in Europa, inoltre andranno chiariti alcuni aspetti del parere rilasciato il 31.12.2020 dalla regione perché il DM 17 ottobre 2017 art.5 comma 1 lettera m) vieta nelle zone a speciale conservazione tutelate dalla UE la realizzazione di nuovi impianti da sci e per questo in una diffida chiediamo l’annullamento in autotutela dell’atto», concludono Bonelli e Zaratti

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