Rieti, turismo per la Pasqua: bene la mostra su de Chirico e i laghi, luci e ombre per il Terminillo

Terminillo (Archivio)
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Martedì 19 Aprile 2022, 00:10

RIETI - È necessaria una lettura inversamente proporzionale, per le giornate di Pasqua e Pasquetta del 2022. Escludendo il lieve calo delle temperature, il sole a picco ha infatti ribaltato l’assioma della pioggia che spesso ha funestato le festività pasquali nel Reatino, ma dopo il 2020 trascorso in lockdown e il 2021 ancora marchiato dalle restrizioni, il 2022 ha visto un deciso riequilibrio dei flussi turistici che hanno sì popolato il territorio, dalla città (non troppo, a parte alcune eccezioni) alla montagna (tiepidamente) e ai laghi (tutto esaurito), confermando però in parte il timore avanzato dagli operatori commerciali e turistici di una Pasqua che non avrebbe soddisfatto appieno le aspettative.

La città. In città, a tenere banco è stata senz’altro la mostra “Giorgio de Chirico, gli spettacoli disegnati”, allestita dalla Fondazione Varrone che, nella sola giornata di Pasqua, a Palazzo Dosi-Delfini, ha fatto registrare 600 presenze, che salgono a mille dall’inaugurazione dello scorso mercoledì.

La mostra, con ingresso gratuito, è aperta dal martedì al venerdì (con orario 17-20), il sabato e la domenica (con orario 10-13 e 17-20). E dopo anni di polemiche legate alla sua chiusura nelle giornate di festa e un servizio svolto a singhiozzo, stavolta l’ufficio di “Visit Rieti” inaugurato nell’aprile 2021 sotto i portici del Comune, in piazza Vittorio Emanuele II a Rieti, ha finalmente ritrovato la sua funzione. Diverse le iniziative messe in campo dal Comune e dall’ufficio (visita guidata al teatro Flavio Vespasiano, la Rieti Sotterranea e, soltanto però per ieri mattina, il tour del centro storico e il Museo Archeologico), che hanno ottenuto un buon numero di presenze, raccogliendo anche il bacino di turisti generati dalla mostra su de Chirico. Un turismo mordi e fuggi, quello cittadino, testimoniato dalle scarse presenze alberghiere: tutte prenotate le camere degli hotel del centro storico, molto meno quelle immediatamente esterne alle mura e, di riflesso, anche nelle restanti strutture cittadine.

La montagna. Al Terminillo sono apparsi invece lontani i fasti garantiti “obtorto collo” dal lockdown regionale dei precedenti periodi pasquali, quando l’impossibilità di uscire dal Lazio aveva spinto il bacino romano a riscoprire la stazione reatina. Un week-end lungo e tiepido, quello appena trascorso, dove però né le presenze alberghiere né l’afflusso generale hanno fatto registrare cifre da tutto esaurito. Vento e temperature più basse rispetto agli scorsi giorni hanno provato a minare la Pasqua e la Pasquetta ai laghi, ma con scarsi risultati: al lago del Salto garantito infatti il sold out, che ha consentito di rimpiazzare subito con facilità anche qualche disdetta dell’ultimo minuto causata dal Covid. Neanche al lago del Turano si è registrato l’assalto dello scorso anno - tornando così a livelli pre-pandemia - ma per le attività di ristorazione, l’exploit di domenica e quello fatto registrare nella giornata di ieri era cominciato già due settimane fa. E se vento e freddo hanno colpito duro nella giornata di domenica, ieri, dalla riva sono invece ripartite anche le attività nautiche di canoe e pedalò.

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