Rieti, Terminillo: troppa pioggia, rinvio per lo sci di discesa

Terminillo (Archivio)
di Giacomo Cavoli
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Mercoledì 29 Dicembre 2021, 00:10

RIETI - La pioggia scioglie (quasi) tutti i sogni del Terminillo. Sulla stazione sciistica piove ormai da quasi una settimana e così la neve che sarebbe stata forse appena sufficiente per aprire le piste nei giorni scorsi (se solo il Comune di Rieti non avesse firmato la proroga temporanea di concessione degli impianti il 20 ottobre) in diversi punti è ormai scesa al di sotto della soglia minima, soprattutto sulle piste da fondo, le uniche che due settimane fa erano riuscite a garantire l’avvio della stagione. E se nelle previsioni meteo sembra non esserci traccia di nuove spolverate almeno fino al 2 gennaio, al momento non resta altro che vagliare l’ipotesi dei camion di neve per provare ad aprire almeno il camposcuola e il tappeto Togo di Pian de’ Valli e parte delle piste da fondo sulle quali, se le temperature lo consentiranno, si potrà avviare anche l’innevamento artificiale. Così, per il terzo anno consecutivo, rischia di materializzarsi una stagione a impianti fermi, dopo l’assenza di neve del 2019, le piste bloccate dalla pandemia nel 2020 e, nel 2021, a causa del malefico intreccio tra ritardi burocratici e la pioggia che continua a non dare tregua al Terminillo. Una situazione al limite del catastrofico, che dal 25 dicembre sta costringendo la scuola sci a telefonate giornaliere per avvisare i clienti, che già pregustavano di inforcare gli sci, di non potersi aspettare nulla: piste chiuse e neve guastata dalla pioggia. «Purtroppo sta causando più danni del previsto - commenta laconico il direttore della scuola sci Terminillo, Simone Munalli. - Non resta altro che immaginare la possibilità di trasportare, con dei camion, un po’ di neve dalla zona del Rialto fino al tappeto Togo, per accontentare almeno bambini e principianti che hanno anche prenotato negli alberghi». Così, ieri gli operatori del Terminillo si sono messi in contatto con Comune e Provincia per perorare il trasporto di una quantità di neve sufficiente a far tirare una boccata d’ossigeno in questa settimana di Capodanno. Ad attivarsi è stato l’ufficio tecnico della Provincia, per vagliare le possibilità tecniche del trasporto della neve e, nell’eventualità, trasferire temporaneamente a Pian de’ Valli il gatto delle nevi utilizzato per battere le piste del fondo.

Le criticità
Non va certo meglio sulla pista da fondo, dove il 12 dicembre la stagione era partita col botto: «Il telefono bolle, tutti chiedono, ma non si può fare nulla perché lo stato del fondo è ai minimi termini e tentare di battere le piste rischierebbe di danneggiare anche il gatto delle nevi - spiega il maestro Matteo Monaco. - Stiamo valutando la possibilità di svolgere attività sulla pista sintetica o trasportare anche noi un po’ di neve dalle zone più ricche, perché con queste temperature non ci sono nemmeno le condizioni per l’innevamento artificiale».

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