Rieti, rifiuti: arrivano i bollettini della Tari. Quanto si pagherà

Tari
di Antonio Bianco
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Mercoledì 24 Giugno 2020, 07:08
RIETI - Nelle cassette della posta delle famiglie e aziende reatine sono arrivati i moduli per i pagamenti della Tari (la famigerata tassa sui rifiuti). La giunta Cicchetti, in piena emergenza coronavirus, aveva scelto (delibera numero 41 del 16 aprile scorso) di rinviare di un mese la prima rata, che invece di essere versata entro la fine di maggio è stata posticipata al 30 giugno. Mentre per la seconda, la terza e la quarta le scadenze sono per la fine di agosto, ottobre e dicembre. Resta tuttavia per gli utenti la possibilità di versamento in unica soluzione entro il 30 giugno. Ma quanto pagheranno le famiglie reatine per smaltire i rifiuti prodotti in casa? 
Bisogna tener presente innanzitutto che l’imposta viene calcolata sulla composizione dei componenti e sui metri quadri dell’abitazione: in media un nucleo familiare con un solo componente pagherà 88 euro l’anno, con due 176, con tre 224, con quattro 254, con cinque 283 e con sei 332.

Le aziende
Un po’ diverso il discorso per le aziende situate sul territorio comunale. Palazzo di città, per andare incontro alle attività commerciali ed economiche rimaste chiuse a causa dell’emergenza pandemia, ha stabilito un acconto del 75 per cento sul dovuto. Anche questo lo si può fare in tre rate, seguendo le scadenze fissate per le famiglie, oppure in un’unica soluzione, sempre entro il 30 giugno. E solo il restante 25 per cento a saldo entro il 31 dicembre. Nel frattempo, la giunta Cicchetti resta in attesa che arrivino gli sgravi promessi dal governo nazionale. 
La delibera con la quale dà il via libera alla rimodulazione della tassa sui rifiuti è stata approvata nelle scorse settimane. Nella lettera di avviso di pagamento è allegato anche il modello che le aziende dovranno presentare agli uffici comunali per richiedere lo sconto, che – a quanto si legge nella delibera di giunta – riguarda la parte del conferimento e non quella dell’imposta fissa. Il Comune, inoltre, aveva incaricato l’Asm di predisporre un quadro di raffronto dei costi dei rifiuti tra utenze domestiche e non domestiche, in modo da poter valutare i minori oneri derivanti dalla chiusura, imposta alle attività sempre dall’emergenza coronavirus.

Il Comune
«A chi fa polemica sugli aumenti della Tari – dice l’assessore al Bilancio, Claudio Valentini – voglio dire che essa è identica a quella dell’anno scorso. Per quanto riguarda poi le aziende voglio ricordare che lo sconto ci sarà a conguaglio alla fine dell’anno. Adesso tutte le imprese interessate ci devono inviare una dichiarazione che attesti il periodo di chiusura e poi in base al decreto governativo, che stiamo aspettando, ci saranno le riduzioni per le attività che sono rimaste chiuse».

L'opposizione
Ironico invece il commento sui social del consigliere di opposizione, Giovanni Ludovisi (Possibile). «I bollettini della Tari sono arrivati nelle buche delle poste delle nostre case – scrive sulla propria bacheca facebook –. Siate sereni amici miei, che quelli del fare, quelli vicini alle persone, quelli che la sapevano e tuttora la sanno lunga (e di cui tutti ammiriamo i traguardi raggiunti fin qui), a breve venderanno le tre farmacie comunali e con i soldini raccolti, dopo aver liquidato il socio privato di Asm, daranno vita ad una moderna e super efficiente centrale di stoccaggio dei rifiuti. Abbatteranno così i costi e le tariffe Tari». Non è un caso che le vicende delle tre farmacie Asm e della tassa sui rifiuti si intrecciano, ma sono destinate anche ad alimentare lo scontro politico tra maggioranza e opposizione.
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