Lo stabilimento Takeda di Rieti in festa: «50 anni insieme nella lotta alle malattie rare, eccellenza del biotech»

Lo stabilimento Takeda di Rieti in festa: «50 anni insieme nella lotta alle malattie rare, eccellenza del biotech»
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Giovedì 8 Settembre 2022, 11:26

RIETI – Da piccolo stabilimento di provincia a eccellenza biotech italiana nel mondo. È questa la parabola ascendente che ha attraversato in 50 anni di attività il plant di Rieti, specializzato nella produzione di plasmaderivati. Un compleanno importante celebrato ieri con una serie di eventi organizzati all’interno dell’area aziendale – dove tutto è nato – alla presenza di artisti di primo piano, il sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi, il Presidente del Consiglio Comunale di Cittaducale, Antonio Ventura, i dipendenti e il top management da tutto il mondo.

Pienamente approvato per l’esportazione verso i principali mercati mondiali, incluso quello americano e cinese, da 50 anni il sito produttivo di Rieti è orgoglioso di fornire un prezioso contributo allo sviluppo di terapie essenziali al trattamento di malattie rare come l'emofilia o le immunodeficienze primarie, l’insufficienza epatica, la sindrome nefritica, l’ipovolemia e le difficoltà respiratorie. Da settembre 2020, all’interno del sito viene inoltre trattato il plasma donato nelle strutture trasfusionali e nelle unità di raccolta delle regioni Toscana, Marche, Lazio, Campania, Molise e Ispettorato Generale della Sanità Militare per trasformarlo in farmaci salvavita, destinati all’esclusivo trattamento di patologie rare in Italia con un obiettivo ambizioso: contribuire a rendere il nostro Paese autosufficiente dal punto di vista della disponibilità di farmaci plasmaderivati

Emilio Frongia, Site Head: «In 50 anni di attività, il sito di Rieti ha visto molte delle sue prospettive cambiare; è rimasta sempre solida, però, la responsabilità nei confronti del territorio che ci ospita e che contribuisce a renderci quello che siamo diventati oggi. Questo ha posto le basi per stabilire obiettivi in grado di assicurare il nostro impegno non solo nei confronti dei pazienti che serviamo ma anche verso le tematiche ambientali, sociali e di governance: priorità che riassumiamo annualmente nel nostro Bilancio di Sostenibilità».

Il sito di Rieti, orgoglioso del proprio passato, guarda al futuro.

Per poter essere vicini ad un sempre maggior numero di pazienti in ogni parte del mondo Takeda ha infatti recentemente approvato un importante piano di investimenti da 275 milioni di euro, volto ad aumentare la capacità produttiva entro il 2025. Numeri cruciali che si tradurranno in una maggiore disponibilità di farmaci e, con essi, in un aumento di pazienti trattati con terapie considerate salvavita.

Abbas Yar-Khan, Head of Plasma Operating Unit: «Festeggiamo 50 anni di lavoro instancabile. 50 anni in cui le tecnologie e le competenze sono cambiate, si sono evolute e perfezionate. 50 anni in cui Rieti ha affrontato a testa alta sfide complesse: un impegno che dura da 18.262 giorni e che non si è ancora fermato. È entusiasmante vedere come Rieti, da piccolo stabilimento di provincia, sia diventato oggi un esempio di eccellenza globale nel campo dei plasmaderivati».

Alexander Kandt, Head of Communications Global Manufacturing & Supply: «Le persone hanno il potere di fare grandi cose, ed è quello che è successo a Rieti negli ultimi cinquant'anni. Takeda ha completato l'acquisizione di Shire nel gennaio 2019; da allora, nonostante un'inaspettata pandemia globale, Takeda è diventata leader globale nel settore biofarmaceutico. Una realtà basata su solidi valori e sempre orientata alla Ricerca e Sviluppo. Lo stabilimento di Rieti ha contribuito a questo straordinario successo».

Annarita Egidi, Managing Director Takeda Italia: «Celebriamo al meglio questi 50 anni, nel pieno della realizzazione delle attività e dei progetti che sono parte del piano di investimenti presentato proprio lo scorso marzo e che rendono il 2022 un anno denso di significato ed entusiasmo per tutte le persone di Takeda in Italia. Un piano che si realizzerà anche attraverso molti nuovi colleghi che si stanno unendo e si uniranno a noi,  in un ambiente di lavoro inclusivo, sicuro, aperto e collaborativo e del quale, Rieti, è orgoglioso capofila».

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