RIETI - Guidare al buio. Non è più un’opzione o un’eventualità, ma una triste e fastidiosa certezza per gli automobilisti che percorrono la Rieti-Terni e devono uscire agli svincoli del capoluogo sabino. Un vero e proprio dramma per la sicurezza stradale che coinvolge l’uscita Rieti ovest, ovvero quella del Macelletto, e quella di Rieti est, ovvero Casette: da settimane tutta l’illuminazione delle aree è spenta e, nonostante le ripetute segnalazioni, tutto prosegue nella totale indifferenza dell’Anas. La società è infatti responsabile della manutenzione e della gestione di quei tratti di strada, nonché dell’illuminazione, ma nulla viene fatto per rimediare ad un problema che affonda le sue radici nel passato, addirittura al “secolo scorso” e che è stato causa di incidenti anche mortali.
Così da settimane. «Siamo a conoscenza della situazione.
Problema antico. Lo spegnimento dell’illuminazione negli svincoli non è certo una novità degli ultimi anni. Ciclicamente i lampioni smettono di funzionare e passano settimane prima della riaccensione o di un intervento degli operai Anas. La storia degli svincoli al buio si perde addirittura nelle notti del “secolo scorso”, quando proprio lo spegnimento dei lampioni nell’area di Rieti est costò la vita ad un uomo coinvolto in un incidente stradale. Era una sera di inizio estate della fine degli anni ’90 e i lampioni erano spenti da alcuni giorni, ufficialmente a causa di un fulmine caduto durante un temporale che aveva colpito la centralina di alimentazione della zona.
Un uomo che viveva in un paese del Cicolano stava viaggiando verso Rieti per il suo turno notturno alla “Pettinatura Lane”, fabbrica che aveva sede al nucleo industriale. Arrivato all’altezza dello svincolo, l’uomo non si rese conto che un autoarticolato aveva impegnato la strada per svoltare in direzione Casette, finendo con la sua utilitaria contro il rimorchio che non aveva illuminazione laterale. Un impatto avvenuto a velocità moderata, ma che non lasciò scampo all’uomo che morì sul colpo. Determinante in quell’incidente fu proprio la mancanza di illuminazione e i ritardi nel ripristino dei lampioni. Venticinque anni dopo gli automobilisti che transitano sulle strade reatina ancora deve ancora fare i conti con l’indifferenza dei gestori che non rispondono alle segnalazioni e agli allarmi.
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