RIETI - Sono comparsi questa mattina due stricioni di protesta nel quartiere di Villa Reatina, esasperato e sconcertato dai continui lavori pubblici per sottoservizi, illuminazione e asfaltatura del manto stradale, tutti legati al contratto di quartiere sottoscritto ormai più di 12 anni.
La voce di dissenso e protesta dei cittadini da tempo strisciante è esplosa questa mattina nelle scritte: «Ieri era Villa Reatina, oggi è Kabul», in piazza Unità d'Italia e rispetto alla storica scuola Majorana: «Non vogliamo che diventi un ricordo del sisma.
La condizione di abbandono e forte disagio del quartiere periferico si riconferma dunque nel tempo nonostante I progetti messi in campo. Queste le strade assimilate ad un post-bombardamento: via Martiri della Libertà, via Lesta della battaglia, via Guglielmo Pepe, via Fratelli Tizi, Via Pierino Mitrotti, Via caduti del Lavoro.
Ad aggravare la realtà già impraticabile e fangosa per automuniti o meno il mal tempo di questo fine settimana.