Rieti, Parisi e Bertolaso in visita
nei comuni del cratere. L'ex capo
della Protezione civile attacca:
«Qui non è stato fatto nulla»

Rieti, Parisi e Bertolaso in visita nei comuni del cratere. L'ex capo della Protezione civile attacca: «Qui non è stato fatto nulla»
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Giovedì 1 Marzo 2018, 14:52
RIETI - «Un ruolo per Guido Bertolaso nella ricostruzione dei paesi reatini? Ma io spero che Bertolaso abbia un ruolo ancora più importante che non la ricostruzione del Lazio». Stefano Parisi (ri)lancia l’ex, grande capo della Protezione civile dall’avamposto di Cittareale, il villaggetto fatto di scuola, dispensario farmaceutico, Sala della comunità e container col Comune dentro che in questi mesi il sindaco Francesco Nelli ha tirato su con il concorso di Comuni, aziende, società sportive e Fondazioni di mezza Italia.

«Con Guido siamo voluti venire a vedere di persona - dice Parisi - qui dopo 20 mesi di passerelle e sceneggiate non é cambiato niente, sembra che il terremoto ci sia stato ieri. Gente completamente abbandonata, casette progettate male, le procedure per la ricostruzione neanche cominciata». Per Parisi la colpa è tutta dei governi di centrosinistra «che hanno smontato una Protezione civile che funzionava e sostituito Bertolaso con Cantone. E' il modello Zingaretti, uno che non decide perché ha paura. Ha paura di fare qualsiasi cosa. Prima c’era Bertolaso, che le sue decisioni le prendeva anche in deroga alla legge. Adesso c’è Cantone: questa é la sinistra che ha bloccato l’Italia.

«Dovrebbero chiedere scusa - dice Bertolaso - ma non ha me che avevo lasciato un protocollo di interventi post terremoto che loro hanno buttato nel cestino. No: dovrebbero chiedere scusa ai cittadini. Solo la costanza dei montanari può aver tenuto la gente qui. Ma anche la resistenza ha un limite».

Per la “filiera” del centrodestra che sbarca in forze a Cittareale - con Parisi ci sono Paolo Trancassini e i candidati alla Regione di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Energie per L’Italia - la linea di rottura è il 4 marzo. «Dal 5 qui deve cambiare tutto», dice Trancassini. Più cauto Nelli, che ospita la conferenza stampa: «Nel dopo terremoto non tutto ha funzionato. E' stato come portare un figlio al pronto soccorso fermandosi ai semafori rossi - dice - però del supporto che ci ha dato la Regione non mi posso lamentare». Si scivolava, stamattina, a Cittareale. E non solo per la neve gelata
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