Quattro anni di squalifica al giocatore che ha colpito l'arbitro con una testata. Le scuse della società

Quattro anni di squalifica al giocatore che ha colpito l'arbitro con una testata. Le scuse della società
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Giovedì 25 Maggio 2023, 15:41 - Ultimo aggiornamento: 16:21

RIETI -  Quattro anni di squalifica al giocatore che ha colpito l'arbitro, Alberto Matteucci della sezione di Rieti, con una testata costringendolo al trasporto in ospedale e partita persa con multa di 200 euro alla società Alto Lazio. Sono queste le decisioni del giudice sportivo in merito alla gara di Seconda categoria disputata sabato scorso al Tilesi di Amatrice fra l'Alto Lazio e Montopoli, sospesa al 38' del secondo tempo sul risultato di 2-0 per i padroni di casa.

Il comunicato del giudice sportivo

«Il Giudice sportivo, esaminati gli atti ufficiali della gara di cui in epigrafe, rileva: al 38 del secondo tempo l’arbitro espelleva per doppia ammonizione il sig. Cesaretti Mauro numero 15 della società Alto Lazio. In conseguenza a tale provvedimento disciplinare il sig. Cesaretti rivolgeva all’arbitro espressione offensiva e dopo aver preso la rincorsa colpiva il direttore di gara con una forte testata al naso provocandogli un fortissimo dolore e fuoriuscita abbondante di sangue A seguito di ciò, l’arbitro si accasciava per terra vittima di una grave confusione mentale con vertigini e nausea, tanto da aver anche annebbiamento della vista e difficoltà nel parlare. Il direttore di gara veniva portato fuori dal terreno di gioco da alcuni tesserati della Società e si chiedeva l’intervento del 118 che gli prestava i primi soccorsi e persistendo il dolore ed avendo ancora la vista annebbiata veniva trasportato con l’autoambulanza all’ospedale di Rieti, dove gli veniva riscontrata frattura ossa nasali in trauma facciale, guaribile in giorni tre salvo complicazioni. In conseguenza dell'aggressione subita la gara veniva sospesa definitivamente al 38 del secondo tempo sul seguente punteggio Alto Lazio-MontopoliI 2-0».

«La responsabilità per l’anticipata conclusione della gara dev’essere attribuita alla società Alto Lazio, in virtù a quanto sopra Delibera 1) d’infliggere alla società Alto Lazio la punizione sportiva della perdita della gara con il punteggio di 0 3, nonché l’ammenda di euro 200.

Sanzione da considerare al fine dell’applicazione delle sanzioni amministrative previste dall’art 35 comma 7 del C.G.S. e riportate nel C.U. 49/a della Figc del 12/10/2022. 2) di squalificare il sig. Cesaretti Mauro (società Alto Lazio) fino al 25/05/2027, minimo edittale stabilito dall’art 35, punto 4 del C.G.S.».

La nota della società Alto Lazio a nome del presidente Stefano Berardi e del segretario Giacomo Spinola

«La società Alto Lazio si è immediatamente dissociata dall’episodio avvenuto a dieci minuti dalla fine sul 2 a 0 per noi, che ha causato la sospensione della partita. Nell’immediato post partita, per voce del Dirigente Andrea Teofili, abbiamo chiesto scusa all’arbitro per lo spiacevole episodio e alla stessa Lega Calcio come avete correttamente evidenziato. Tuttavia, smentiamo categoricamente che i calciatori e la dirigenza del Montopoli abbiano potuto entrare ed uscire dagli spogliatoi in tranquillità grazie all’intervento dei Carabinieri, già presenti in loco e che hanno semplicemente proceduto a verificare le identità dei nostri dirigenti per domandare cosa fosse accaduto. Tale commento lascia intendere un atteggiamento mai avuto dalla nostra società e dai suoi tesserati. Noi perseguiamo la fratellanza e il corretto spirito sportivo. Proprio questo aspetto ci è stato riconosciuto nel corso del campionato da tutti i Presidenti delle società incontrate ad eccezione del Montopoli, come testimoniano anche le foto e i post dopo le partite che ci hanno visto offrire il terzo tempo agli avversari. Un unico atto di reazione, da parte di un nostro tesserato, verso il quale sono già stati presi provvedimenti ma che si è immediatamente scusato e accudito l’arbitro fino alla sua partenza, non può e non deve gettare discredito su una società che cerca di distinguersi proprio in tal senso e che persegue la realtà sportiva».

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