Rieti Sport Festival, prima giornata ricca di emozioni. Foto. Vezzali: «Evento dall'alto valore simbolico»

Valentina Vezzali sul palco del Rieti Sport Festival insieme all'assessore regionale Claudio Di Berardino (foto Ufficio Stampa Rsf)
di Mattia Esposito
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Giovedì 10 Giugno 2021, 16:46 - Ultimo aggiornamento: 17:06

RIETI - Si è aperta alla grande la sesta edizione del Rieti Sport Festival. Tantissimi gli ospiti che si sono avvicendati sul palco del Teatro Fravio Vespasiano per imprimere il loro marchio alla prima giornata.

 

Ad aprire l'evento gli interventi istituzionali che si solo alternati dopo il simbolico taglio del nastro da parte del sindaco Antonio Cicchetti. L'ospite più atteso era indubbiamente la sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali, che si è concessa, sul palco, alle domande del direttore artistico Stefano Meloccaro: «Questo è un evento dall'alto valore simbolico - ha detto - che viene fuori da un contesto particolare e difficile come quello della pandemia. Lo sport è stato tra i settori più colpiti, ed è bellissimo essere qui oggi. Credo che l'aspetto più importante - ha sottolineato la Vezzali - sia diffondere la cultura sportiva fin da piccoli. Una delle battaglie che sto provando a portare avanti è quella di avvicinare i bambini ed i ragazzi allo sport già dalle scuole elementari, è una questione che ho già sottoposto al premier Mario Draghi, anche lui molto sportivo, e posso dire che per lo sport verrà stanziato circa un miliardo di euro».

L'ex schermitrice azzurra ha poi rimarcato l'importanza dei valori e degli insegnamenti che da lo sport: "Per tutta la durata della mia carriera ero sempre la prima ad arrivare in palestra e l'ultima ad uscire - ha raccontato - lo sportivo deve essere predisposto al cambiamento, perché anche il mio modo di andare in pedana è cambiato con gli anni, altrimenti gli avversari avrebbero trovato il modo di battermi», al termine dell'intervento mostrato un breve video con i suoi infiniti successi in pedana, che adesso dovrà provare a replicare anche in ambito politico: «E' sicuramente molto diverso - ammette - quando il premier Draghi mi ha affidato questa carica mi ci sono gettata con il massimo impegno, il consiglio migliore che mi hanno dato è stato quello di essere me stessa, e così sto cercando di fare».

La Vezzali ha quindi ricevuto una targa di partecipazione all'evento dall'assessore regionale Claudio Di Berardino, aprendo in modo simbolico una mattinata davvero fitta di appuntamenti.

Subito dopo esibizione sul palco del cantante reatino Davide Rossi, finalista dell'ultima edizione di X Factor, che ha omaggiato Lucio Battisti ed Elton John, dedicando un pensiero a Davide Merlo, ex concorrente di "Amici", scomparso a 28 anni pochi giorni fa.

L'altro grande ospite di mattinata è stato indubbiamente il campione paralimpico di Wakeboard Daniele Cassioli, non vedente dalla nascita, che ha raccontato la sua storia: «Mi ha fatto molto piacere sentire dalla Vezzali rimarcare l'importanza della scuola e dello sport. Sicuramente quando ero piccolo non ero felice di essere non vedente, ma lo sport mi ha cambiato la vita, giudicandomi per quello che so fare, non per quello che mi manca. Ci sono tante barriere da abbattere e credo sia importantissima l'inclusione, fin da piccoli. Col tempo ho imparato a scherzarci su, prendersi in giro è un'arte che fa bene a chi la pratica».

E proprio il Wakeboard è stato ancora protagonista, poco dopo, con il presidente della  FISW Luciano Serafica, che ha rilanciato l'appuntamento al 2022 con i mondiali che si terranno al Lago Del Salto: «Sulle acque del Lago del Salto siamo da 25 anni con il Wakeboard - ha ricordato - gli europei sono stati un successo strepitoso, ed è da li che è maturata l'idea della candidatura per i mondiali. Quello del Salto è lo specchio d'acqua migliore in Europa, Rieti per noi è diventata una seconda casa, visto che molto spesso gli atleti della nazionale, tra le migliori in Europa e nel mondo, vengono ad allenarsi proprio qui». 

Tra le discipline sportive che si sono alternate sul palco della prima giornata della sesta edizione del Rieti Sport Festival c'è stato anche il basket, che ha avuto ampio spazio. Sul palco del teatro Flavio Vespasiano sono infatti saliti Massimo Bulleri e Giacomo Galanda, due degli eroi dell'argento olimpico azzurro nel 2004.

Ad accoglierli sul palco un video con alcuni momenti che hanno segnato la loro carriera. Il primo a parlare è stato Giacomo Galanda, salito sul palco con un pallone: «Porto questo pallone perché prima di tutto dico che vogliamo tornare a giocare ed ad esprimerci sul campo dopo quello che abbiamo vissuto, ma soprattutto perchè si tratta di un pallone che riporta ad una iniziativa benefica in favore del Dynamo Camp, che si prodiga in favore di ragazzi con disabilità».

Anche Galanda ha poi fatto un passaggio sull'importanza dello sport: «Prima di tutto è evidente che lo sport si debba migliorare, anche io mi ricollego alle parole della Vezzali, che da sportiva ci rappresenta appieno, e aggiungo che un altro dei grandi problemi che abbiamo in Italia è quello delle palestre: ci sono poche strutture che permettono anche ai ragazzi più piccoli di avvicinarsi alla pratica sportiva, quindi auspico un intervento in tal senso».

Massimo Bulleri ha invece ricordato i suoi trascorsi, da avversario, a Rieti: «Sono venuto a giocare qui due volte - ha ricordato - una volta con Milano in Serie A e non andò molto bene, mentre in Serie A2 vincemmo quando giocavo a Ferentino».

In collegamento Skype anche Gianluca Basile, un altro dei grandi artefici della grande impresa di Atene 2004, che ha scherzato ricordato qualche breve aneddoto con Bulleri e Galanda.

A chiudere il capitolo relativo al basket la presentazione ufficiale del progetto 8.24, in memoria di Kobe Bryant. A spiegarlo sul palco gli ideatori Massimo Martellucci e Bruno Marignetti: «Il progetto nasce con l'idea di mettere insieme quelle città toccate dalla famiglia Bryant qui in Italia - ha spiegato Martellucci - e vogliamo farlo con un torneo giovanile. Purtroppo non è stato possibile organizzarlo già da quest'anno a causa della pandemia, ma partiremo il prossimo anno proprio qui a Rieti». 

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