Stefano Tacconi al Rieti Sport Festival, simpatia e aneddoti a raffica: «Il calcio? Preferisco produrre vino e me lo bevo»

Stefano Meloccaro e Stefano Tacconi
di Mattia Esposito
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Sabato 12 Settembre 2020, 21:36

RIETI - Una bomba di simpatia e soprattutto una fabbrica di aneddoti. Stefano Tacconi alla terza giornata del Rieti Sport Festival, sicuramente uno dei momenti più da ricordare. L'ex portiere della Juventus e della Nazionale Italiana si è raccontato sul palco intervistato da Stefano Meloccaro: «Nella storia del calcio ci sono stati tanti portieri forti, che avrebbero meritato il pallone d'oro. Il nostro è un ruolo bello, ma lo è per noi stessi, per quello che proviamo, non per gli altri. Ho iniziato a stare in porta da piccolo, quando mi sono accorto che nelle partitelle tra amici tutti mi volevano in squadra ho capito che magari c'era del potenziale. Chi tra gli attaccanti mi ha dato più fastidio? Sicuramente Maradona».

Inevitabile il raffronto con i portieri ed il calcio di oggi: «Sinceramente non guardo molto le partite, durante il lockdown mi sono visto tutte quelle giocate da me. Oggi c'è una cultura sbagliata, se non hai un procuratore non vai da nessuna parte, noi invece avevamo la fame. Ora vedo troppi portieri stranieri».

Poi sulla scelta di non allenare: «Io allenatore? No, onestamente non potrei farlo perché dopo cinque minuti con il carattere che ho prenderei tutti a calci nel sedere. Preferisco produrre vino, così bevo e non ci penso più», ha concluso scherzando.

Poi un aneddoto: «Abbiamo una chat su whatsapp con tutti i giocatori di Italia '90, dopo che è stato esonerato ho preso un po' in giro Zenga 'tu sei un portiere, non puoi allenare', si è un po arrabbiato».  

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