La seconda vita dello sciatore riparte quindi dai più giovani, ma anche dai suoi tre figli: «Solamente uno di loro si è appassionato, ogni tanto ammetto di sgridarlo». Poi, incalzato dalle domande confessa: «Immagino che per lui non sia facile sciare consapevole di portare il nome Rocca», ha scherzato.
Per lui targa consegnata dal consigliere Roberto Donati, con una curiosità. Per l’ex sciatore si tratta della seconda partecipazione visto che lo scorso anno era stato ospite in veste di testimonial della candidatura, poi andata a segno, di Milano e Cortina D’Ampezzo per le Olimpiadi invernali del 2026.
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