Senza filtri, come è nel suo carattere, racconta la povertà da cui viene: «Arrivo da una famiglia molto povera, ricordo che a casa mia era difficile avere un frutto come una banana. A casa ne avevamo una e ce la dovevamo dividere, un giorno ho detto "quando sarò ricco ne comprerò un camion intero, così possiamo mangiarne quante vogliamo. Chi è un giocatore che per temperamento mi assomiglia? Ce ne sono tanti, e quasi tutti arrivano dalla fame, ripensando alla strada che hai fatto e gli dai più valore».
Per i tifosi della Lazio, a distanza di anni, resta un idolo incontrastato, e alla domanda sul perché non alleno la Lazio, lui risponde così: «Semplice, perché non mi hanno mai cercato. Juve? Si, è vero, ci sono stato vicino cinque anni fa e anche quest'anno. Adesso però sono concentrato sul Bologna, vogliamo allestire una squadra per salire con gli obiettivi».
Carattere particolare quello di Sinisa Mihajlovic: «Sono uno che non dà tanta confidenza, ma dico sempre le cose come stanno, lo faccio anche con i miei giocatori e se sbaglio sono pronto a chiedere scusa. Un giocatore che vorrei sempre nella mia squadra? Me stesso».
A premiare il patron dell'evento Sergio Battisti ed il consigliere con delega allo Sport Roberto Donati. Subito dopo di lui, sul palco, il campione di Kite Surf Airton Cozzolino.
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