Rieti, fondi per i lavori allo Scopigno:
Real, Npc e Arieti: «E a noi?».
La replica del consigliere Donati

Rieti, fondi per i lavori allo Scopigno: Real, Npc e Arieti: «E a noi?». La replica del consigliere Donati
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Venerdì 1 Giugno 2018, 14:42 - Ultimo aggiornamento: 17:52
RIETI - Il tutto era ampiamente prevedibile e, infatti, si è presentato puntuale. La questione relativa ai 300 mila euro che la Regione Lazio ha messo a bilancio per la sistemazione dello stadio Manlio Scopigno, hanno da una parte accontentato un po tutti, dall’altra hanno creato polemiche che era lecito aspettarsi e le polemiche, forse per la prima volta, sono arrivate da tutti i fronti e praticamente da tutte le realtà sportive.

Il primo in ordine cronologico, tramite un comunicato, è stato il rugby nella figura di Maurizio Amedei, Direttore Sportivo degli Arieti: «Si trovano fondi per lo stadio, il meeting e la Coppa Carotti, e questo mi fa anche piacere, ma non si può tralasciare una disciplina come il rugby nonostante la correttezza dimostrata verso le istituzioni locali , continua ad essere ignorato, pur partecipando ad un campionato nazionale come la serie B». Possiamo riassumere cosi lo sfogo di Amedei, che ha voluto ricordare anche i cinquant’anni di storia del rugby a Rieti e i circa 300 tesserati della società che rappresenta.

Se proprio Amedei ha diffuso il suo dissenso attraverso una nota, non si sono tirati indietro neanche il patron del Real Rieti Roberto Pietroapoli e quello della Zeus Npc Giuseppe Cattani: «O tutti, o nessuno». Questo il riassunto delle loro parole oggi in una intervista nel tg sportivo di NpcTv.

Proprio Roberto Pietropaoli si è espresso in questi termini: «Sono felice per l’amico Curci e per il Rieti, che merita questo aiuto per riuscire a programmare il campionato di serie C. Mi sono sentito già telefonicamente con il consigliere Roberto Donati perché a questo punto è giusto che vengano erogati dei contributi anche a favore di altre realtà sportive che da anni portano avanti la loro attività con tanti sacrifici. Se si sono trovati 300mila euro per lo stadio, allora si devono trovare anche per sistemare il PalaSojourner».

Alle parole di Pietropaoli fanno eco quelle del numero uno Zeus Npc Giuseppe Cattani: «Felice per il Rieti, perché ha guadagnato questo traguardo sul campo e meritava questo supporto. Sono anni che alcune realtà sportive vanno avanti con le loro forze e senza avere aiuto. A questo punto bisognerebbe accontentare tutti e, per esempio, sistemare il PalaSojourner affinchè il Real Rieti non sia costretto a giocare fuori le finali. Non va bene che si facciano figli e figliastri».

LA REPLICA DEL CONSIGLIERE DONATI
«Ritengo che alcune dichiarazioni, da parte di rappresentanti di società sportive della città, non siano condivisibili - afferma il consigliere con delega allo Sport, Roberto Donati - Per quanto riguarda il Comune di Rieti, non potendo intervenire ovviamente per altri enti, in questi mesi abbiamo dimostrato sempre la nostra presenza e disponibilità nei confronti di tutte le discipline sportive, adoperandoci in modo equo nei confronti sia di piccole che di grandi realtà. Ci tengo a sottolineare, per chiarezza, che i fondi dei quali si è recentemente parlato, a proposito del meeting di atletica e dello stadio di calcio, ove materialmente erogati, sarebbero vincolati a destinazioni ben precise. Per quanto attiene il meeting, si tratta di un contributo proveniente dalle risorse indirizzate specificatamente ai grandi eventi sportivi nazionali. Rispetto al contributo regionale, i fondi sono destinati esclusivamente all’adeguamento dello stadio in base a normative e leggi che lo impongono se si vuole garantire che la serie C si possa giocare a Rieti a porte aperte».

«È quindi evidente che non si tratta di erogazioni pubbliche dirette per la gestione di società - prosegue Donati - Come noto, infatti, queste ultime sono vietate dalla legge, mentre sono ammessi contributi per opere pubbliche o loro messe a norma destinate a durare nel tempo. Restiamo comunque a disposizione di tutte le società sportive cittadine, nella considerazione che per quanto riguarda, ad esempio, il PalaSojourner ci stiamo adoperando per una soluzione nonostante l’impianto, come noto, sia di proprietà della Provincia».
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