Rieti, caso Silvia Cipriani: dissequestrate le case

Cerchiara
di Mario Bergamini
3 Minuti di Lettura
Martedì 28 Febbraio 2023, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 27 Marzo, 17:42

RIETI - Prima svolta nel caso di Silvia Cipriani, l’ex postina di 77 anni scomparsa dalla frazione di Cerchiara il 22 luglio dello scorso anno e la cui auto - una Fiat Palio - fu poi ritrovata a fine settembre da un cercatore di funghi tra la fitta vegetazione di Scrocco di Montenero Sabino. Intorno alla vettura, nei giorni successivi, furono rinvenuti anche diversi frammenti ossei, tra cui un teschio, sparsi in un raggio di 400 metri, presumibilmente appartenenti all’ex postina di Contigliano e Montenero. 

Presumibilmente, perché i risultati ufficiali sul dna della donna non sono stati ancora diffusi. Così come restano rinchiusi tra le mura del laboratorio presso il Polo Tuscolano di Genetica forense di Roma le analisi di comparazione con i tanti reperti trovati all’interno della Palio della donna. In attesa, snervante e troppo lunga, di una risposta scientifica a un giallo che si trascina ormai da otto mesi, è ieri giunto un primo atto ufficiale da parte della Procura della Repubblica di Rieti, che coordina le indagini. Parliamo del dissequestro delle abitazioni di Cerchiara.

Sia quella in uso alla donna, sia quella Valerio, il nipote di Silvia, fin qui l’unico indagato, in questa strana storia, per il reato di omicidio volontario. 

La posizione del nipote. Un atto che, di fatto, alleggerisce la posizione di Valerio, il nipote 42enne della donna. Da sempre, gli inquirenti hanno ritenuto “nascondersi” tra le mura delle abitazioni di Cerchiara, in uso a Valerio e alla moglie Tamara, e in quella della pertinenza, dove viveva Silvia, la possibile chiave della misteriosa scomparsa della donna,

Diciamo - spiega l’avvocato Luca Conti che insieme al collega Domenico Orsini tutela Valerio - che il dissequestro delle abitazioni dimostra che tutti gli accertamenti che si sono esperiti sulle proprietà di Cerchiara sono stati effettuati e che nulla di particolare è emerso. Nel caso contrario, avremmo sicuramente avuto una riposta diversa alla nostra richiesta di dissequestro e, per logica, anche nei confronti di Valerio. L’atto contribuisce, inoltre, a riportare un minimo di serenità nel ragazzo e nella sua famiglia. Attendiamo ora con immutata fiducia anche gli esiti ufficiali degli esami di laboratorio, convinti da sempre che Valerio sia totalmente estraneo con la scomparsa della zia». 

Esiti di laboratorio che, verosimilmente, potrebbero conoscersi entro la metà di marzo. Ma sbilanciarsi troppo su questo campo è assai pericoloso. In passato, ogni ipotesi è stata spazzata via da tempi biblici. Staremo a vedere.

© RIPRODUZIONE RISERVATA