Rieti, possibile entrata a scuola posticipata: disagi in Sabina

Passo Corese (Archivio)
di Sara Pandolfi
3 Minuti di Lettura
Martedì 20 Ottobre 2020, 00:10

RIETI - Non c’è soltanto la questione della didattica mista, in parte in presenza e in parte in Dad, da affrontare nelle scuole. Da ieri, sul tavolo dei dirigenti scolastici c’è un tema nuovo: la disposizione del nuovo Dpcm che prevede entrate e uscite scaglionate e lezioni anche pomeridiane. E su questo la preside del polo didattico di Poggio Mirteto, Rita De Santis, è già pronta a inviare un quesito al Ministero. «Comprendiamo perfettamente le motivazioni alla base della decisione adottata dal Governo, che punta a decongestionare i mezzi pubblici - osserva la dirigente scolastica - ma non è possibile immaginare che le stesse disposizioni che saranno applicate nelle grandi città possano essere adottate anche sul nostro territorio. Pretenderlo significherebbe veder nascere, tutte le mattine, assembramenti davanti alla scuola per un’ora. D’altro canto - prosegue De Santis - non si può credere che Cotral riorganizzi il piano di circolazione dei bus. Per rendersi dunque conto di cosa questo significhi basta pensare che i circa mille studenti che frequentano il polo provengono da un raggio di distanza di circa trenta chilometri». Ma quello dell’entrata posticipata non è per la scuola l’unico problema.

Le conseguenze
Se infatti la mattina i bus porterebbero troppo presto i ragazzi a Poggio Mirteto, di pomeriggio, invece, per molti di loro non ci sarebbero neanche i mezzi per tornare a casa. «Sapevamo che quest’anno sarebbe stato un anno “sospeso”, tra limitazioni, didattica a distanza e altro - prosegue De Santis - ma il Ministero deve riconoscere le peculiarità del territorio e prevedere delle differenziazioni sull’applicazione delle disposizioni».

Inattuabile l’entrata posticipata alle 9, se non viene rivisto il piano dei trasporti, anche al polo didattico di Passo Corese (nella foto, il traffico intorno nei primi giorni di scuola). «Stiamo aspettando la circolare applicativa del Miur, che dovrà chiarirci come procedere sia rispetto alla didattica a distanza che su questo - afferma il preside dell’Istituto “Aldo Moro” e del Liceo “Lorenzo Rocci”, Giovanni Luca Barbonetti. - Personalmente, credo che lo slittamento dell’orario si riferisca alle grandi città, dove viene differenziato l’utilizzo dei mezzi pubblici, dando la priorità ai lavoratori. Da noi la situazione è completamente diversa. Qui ci sono corse specifiche e se Cotral non cambia gli orari, i ragazzi arrivano davanti scuola alle 7.50 e fino a quando la scuola non apre (alle 9) si assembrano nel piazzale. Non credo sia possibile una cosa del genere. L’unico modo che abbiamo per decongestionare i trasporti è alternare la didattica in presenza con quella a distanza e per quello - conclude il dirigente - siamo pronti con diverse soluzioni. Tra l’altro per i ragazzi fragili abbiamo già attivato le lezioni da remoto». Sul tema è intervenuto anche il sindaco di Forano, Marco Cortella, che afferma l’urgenza di «riversare i fondi governativi e regionali quasi esclusivamente sul potenziamento immediato dei mezzi di trasporto». Intanto a Forano, da ieri, sono riprese le lezioni alla scuola media, chiusa per sanificazione dopo un caso di accertata positività, eccezion fatta per la classe e i docenti ancora in quarantena.

© RIPRODUZIONE RISERVATA