BAMBINI APPIEDATI
Cifre ufficiali non ce ne sono, ma sarebbero tra i 12 e i 15 i bimbi che domani resteranno senza servizio scuolabus. «Noi abbiamo la residenza a Contigliano – spiega Filippi – ma siamo in una zona di confine con Rieti. Abbiamo deciso di iscrivere i nostri figli nelle scuole reatine, anche perché sono più vicine. Come previsto dalla legge, in passato abbiamo chiesto il nulla osta al Comune di Contigliano e poi abbiamo ottenuto il servizio scuolabus pagando la retta regolare». Anche quest’anno la famiglia aveva compilato regolarmente il modulo presente sul sito del Comune. L’amara sorpresa è arrivata a metà settimana.
«Negli anni passati si agiva con il principio del silenzio assenso – dice Filippi – e i responsabili della ditta di scuolabus ci chiamavano a ridosso dell’inizio della scuola solo per comunicarci gli orari di presa dei bambini. Eravamo tranquilli anche quest’anno, invece abbiamo ricevuto la chiamata di un autista che ci ha spiegato che non aveva indicazioni sul prelievo dei nostri figli e abbiamo scoperto quello che stava accadendo. Qui siamo almeno in 6, con la scuola che inizia lunedì e non sappiamo cosa fare».
LA REPLICA
Il servizio ricade sotto la giurisdizione dell’assessorato ai servizi sociali, guidato da Giovanna Palomba. «C’è stata una proroga delle domande fino al 10 ottobre. Solo dopo quella data - dice - potremo dare delle risposte ma un criterio è chiaro: la priorità va ai bambini residenti nel comune di Rieti. Poi si passa agli altri». Nel bando è chiaro un aspetto: l’ammissione al servizio è subordinata alla compatibilità della richiesta ai percorsi degli scuolabus definiti in modo da soddisfare il maggior numero di utenti. Una logica di ottimizzazione anche se, guardando le date, si poteva lavorare con un po’ di anticipo.
«Ci sono state molte richieste oltre la data di scadenza – spiega Palomba – e per questo abbiamo dato una proroga. Dobbiamo analizzare tutte le richieste e adattare i percorsi anche per rispettare gli orari di ingresso a scuola. Tutto ciò spero si possa fare anche prima del 10 ottobre, così riusciremo a dare tutte le risposte». L’anno scolastico inizia domani ma, sul piatto, c’è già il primo caso da sciogliere.
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