Rieti, scuola e trasporti: l’Asm insiste per ingressi scaglionati

Banchi
di Giacomo Cavoli
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Mercoledì 2 Settembre 2020, 01:44
RIETI - Qualche passo in avanti è stato fatto, ma sorprese e imprevisti restano comunque all’ordine del giorno in vista della ripresa del 14 settembre. Lunedì sera, a mettere per ora qualche altro punto fermo sul fronte scolastico in piena emergenza è stata la conferenza Stato-Regioni, che ha stabilito le percentuali di alunni trasferibili attraverso il trasporto pubblico regionale e locale – quello di Cotral e Asm – lasciando invariato il limite del 100 per cento di posti occupabili in corse da meno di 15 minuti e all’80 per cento per tutte le altre, garantendo 200 milioni per sostenere i costi del 20 per cento di passeggeri che dovrà essere distribuito su altre linee.

Le linee
Raggiunta da Il Messaggero, Cotral fa sapere che, alla luce delle decisioni assunte dalla conferenza, nei prossimi giorni illustrerà il suo nuovo piano trasporti. Nel frattempo, a tirare un sospiro di sollievo c’è Asm: «L’aver stabilito l’80 per cento della capienza va incontro alle esigenze del trasporto pubblico locale, significando il contenere le difficoltà – commenta il presidente di Asm, Vincenzo Regnini - Il segnale che è passato in conferenza è quello di contenimento del disagio e ora, alla decisione di lunedì dovrà ora far fede un’ordinanza della Regione Lazio». Al contempo, però, Regnini rilancia l’appello rivolto già qualche giorno fa ai dirigenti scolastici, sulle pagine de Il Messaggero, per lo scaglionamento degli orari di ingresso e uscita a scuola: «Con l’80 per cento della capienza ce la dovremmo fare a predisporre linee adeguate per tutti – prosegue Regnini – Confido che le valutazioni tecnico-scientifiche alla base dell’assunzione di queste decisioni siano tali da garantire la sicurezza del nostro personale e dei cittadini ma certo, se a queste percentuali si sommasse lo scaglionamento degli orari dai parte dei presidi ritengo che il problema possa considerarsi fortemente contenuto, spalmando il fabbisogno su un arco temporale più ampio così da decongestionare le corse».
Ora servirà dunque pensare a quel 20 per cento di passeggeri che dovranno essere spostati su nuove linee: «Il 20 per cento di passeggeri che resterà fuori da una corsa verrà ridistribuito su altre linee che appronteremo, ma non lasceremo nessuno a piedi – garantisce Regnini – Quel 20 per cento di costi in più che dovremo sostenere corrisponde a circa 100-150 mila euro, una cifra che presupponiamo verrà spalmata sul corso dell’intero anno scolastico, ipotizzando che queste misure durino fino a giugno prossimo, a meno che non intervenga prima la fine della pandemia». 
Quando saranno disponibili le nuove linee strutturate da Asm?
«In queste ore stiamo lavorando sulla pianificazione delle esigenze giornaliere – conclude Regnini - Nel momento in cui la Regione ci invierà l’ordinanza ci confronteremo con il Comune di Rieti e pubblicheremo il nuovo piano delle linee».

Il dibattito
E nel mondo della scuola reatina già fioriscono le prime, contrastanti opinioni anche sulla non obbligatorietà, per ora, del dover indossare la mascherina in classe: «Se parliamo soltanto dal punto di vista relazionale, sia nelle fasce d’età più basse che negli adolescenti il non poter osservare il viso delle persona che parla o che ascolta è un evidente difetto di comunicazione – commenta Valerio Ortenzi, docente di Storia e Filosofia al liceo Scientifico “Jucci” – Le espressioni del volto sono uno dei segni più importanti per cogliere le sfumature del viso e di ciò che si dice. Senza mascherina, si ha la possibilità di vedere gli alunni per quello che sono: mi auguro però che questa disposizione non contravvenga alle prudenze sanitarie, che sono prioritarie». Molto più polemico, invece, Roberto De Luca, docente di Lettere al Gregorio Da Catino di Poggio Mirteto: «Prima c’è stato il linciaggio nei confronti dei docenti per i test sierologici, ora invece verremo mandati al lavoro senza un’adeguata protezione. Se le linee guida parlano di alunni che dovranno restare fermi e in silenzio per tutta la durata della lezione, allora queste ultime andranno stampate e rese visibili in ogni classe».
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