Scuole ancora chiuse a Rieti e al “Rosatelli” mancano aule e circa 800 banchi. L'assessore Emili accusa Regione Lazio e Governo

Scuole ancora chiuse a Rieti e al “Rosatelli” mancano aule e circa 800 banchi. L'assessore Emili accusa Regione Lazio e Governo
di Daniela Melone
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Lunedì 14 Settembre 2020, 11:28 - Ultimo aggiornamento: 11:30

RIETI - Tra voglia di ricominciare e mille dubbi, didattica a distanza e banchi che mancano, la scuola si prepara a ripartire anche a Rieti dove l’apertura è slittata al 24 settembre.  Il sindaco Antonio Cicchetti ha preso la decisione a seguito di note pervenute dai dirigenti scolastici che hanno evidenziato, tra i problemi, la carenza di organico, la mancanza di chiarezza sulla tematica dei “lavoratori fragili” e la coincidenza del ritorno in classe con il referendum. Dall’ordinanza sono esclusi gli asili nido e le scuole paritarie.

L'assessore all’urbanistica e lavori pubblici del Comune di Rieti Antonio Emili, non ha risparmiato né la Regione Lazio né il Governo. «Quella del Comune di Rieti - ha detto Emili a Il Messaggero - È stata una decisione sofferta e pur tuttavia necessaria per rimediare alla pretesa del Governo e della Regione Lazio di imporre il 14 settembre quale data di riapertura delle scuole». Emili ha attaccato anche il Governo, colpevole di aver lasciato gli istituti «senza banchi, senza dirigenti, senza insegnanti, senza collaboratori e senza le figure responsabili dell'organizzazione anti-covid». 

La didattica a distanza. A Rieti dovranno ripartire in modalità “didattica a distanza” alcuni degli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Celestino Rosatelli. La nuova dirigente, Beatrice Tempesta, si è insediata solo lo scorso 1 settembre. All'istituto mancano otto aule e la dirigente si è trovata costretta ad organizzare turni, di mattina e pomeriggio, per le classi III e IV.  Al Rosatelli mancano anche 800 dei banchi monoposto ordinati, che dovrebbero essere consegnati tra ottobre e novembre. 

Ad Amatrice torneranno invece in classe mercoledì 16 settembre gli studenti del Centro di Formazione Professionale Alberghiero. "Nelle zone devastate dal terremoto, i primi a riprendere saranno gli studenti dei terzi anni – fanno sapere dall'Istituzione Formativa della Provincia di Rieti - Abbiamo fatto una corsa contro il tempo per consentire a tutte le sedi di riaprire in sicurezza, nel pieno rispetto delle misure da seguire e con ampi spazi a disposizione degli studenti".

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