RIETI - Dopo l’articolo pubblicato venerdì da Il Messaggero nel quale l’assessore ai Lavori pubblici Antonio Emili annunciava l’esproprio dell’area antistante il centro commerciale “Perseo” per edificare la nuova scuola “Minervini”, ora è la società proprietaria dell’area, la Garden Re, a contestare la ricostruzione del Comune di Rieti.
La risposta. «Il dialogo tra il Comune e la Garden Re non è certo naufragato perché “il termine utile entro il quale la società avrebbe dovuto rispondere alla proposta di cedere gratuitamente l’area si è esaurito” – replica la società - Occorre ricordare all’assessore Emili, il quale con toni entusiastici proclama l’avvio della procedura di esproprio, che solo il 21 marzo 2022 ha richiesto di manifestare, entro dieci giorni, la volontà di sottoscrivere un atto negoziale con l’amministrazione, in forza del quale avrebbe dovuto cedere con immediatezza la proprietà dell’area.
La relazione della società. «Si rammenta – prosegue la risposta - che, dal febbraio 2019, la Garden Re ha presentato una relazione illustrativa con proposta di utilizzazione urbanistica dell’area di proprietà, a cui è seguito un verbale della commissione Urbanistica rimasto inevaso. Nel luglio 2021, l’interlocuzione sul destino dell’area è stata, ancora una volta, avviata dalla Garden Re, che ha ripresentato “una lettera d’intenti con proposta di programma integrato” affinché lo stesso venisse approvato dal Comune e dagli altri enti competenti, nel rispetto della legislazione vigente sul piano della soddisfazione del pubblico interesse e delle restanti condizioni dettate dalla normativa in vista dell’adozione della variante urbanistica. Le inadempienze addebitate alla Garden Re di aver fatto spirare il termine per cedere volontariamente l’area sono, pertanto, del tutto infondate. In questi anni, la Garden Re si è fatta parte diligente nel dialogo avviato col Comune che, di contro, ha disatteso i contenuti del verbale 4 del 3 luglio 2019, in cui l’assessore Emili annunciava che “il compito della politica in questo momento, sia per l’area adiacente al Perseo che con le aree industriali, è di interloquire con i proprietari delle stesse in sinergia con il proprietario privato”. Ebbene, la Garden Re, non potendo aderire all’ultimatum inviato dal Comune che, si ribadisce, non ha specificato tempi e modi per l’eventuale approvazione di un programma integrato, propedeutico alla cessione dell’area, prende atto della manifestazione d’intenti di avviare la procedura espropriativa, i cui tempi saranno scanditi non dalle campagne elettorali, ma da quelli delle sedi competenti di giustizia a cui la società si riserva di ricorrere per tutelare i propri diritti ed interessi».