Scuola: molte cattedre assegnate
alla provincia di Rieti ma il rischio
ora è che manchino i professori

Scuola: molte cattedre assegnate alla provincia di Rieti ma il rischio ora è che manchino i professori
di Samuele Annibaldi
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Martedì 1 Agosto 2017, 07:45 - Ultimo aggiornamento: 13:05
RIETI - Il trucco c’è ma non si vede. E le immissioni in ruolo nel mondo della scuola reatina rischiano di essere molte di meno di quelle (168 per la cronaca) che ha assegnato il ministero dell’Istruzione alla nostra provincia. Tutto per colpa delle cosiddette graduatorie ad esaurimento. Ma andiamo per ordine.

Da martedì a venerdì, a Rieti, ci sono le convocazioni per individuare i docenti aventi diritto che entreranno in ruolo con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Martedì e domani i vincitori di concorso, giovedì e venerdì i docenti delle «Gae», le graduatorie ad esaurimento. Convocazioni che sono il frutto delle assegnazioni decise dal ministero dell’Istruzione e che per il Reatina prevedono 168 assunzioni a tempo indeterminato per le scuole di ogni ordine e grado. Sulle assegnazioni, come si era già espresso il segretario provinciale dello Snals, Luciano Isceri, bisogna vedere anche il rovescio della medaglia.

Se da un lato l’operazione è positiva, dall’altro lato, lo stesso esponente sindacale ha avanzato perplessità per il fatto che i numeri assegnati saranno ripartiti al 50 per cento tra le graduatorie da concorso ordinario e l’altro 50 per cento dalle cosiddette Gae. Dato che queste ultime graduatorie sono ormai pressoché esaurite, non è detto che ci sia disponibilità di docenti a coprire i posti. Secondo il segretario dello Snals, le effettive immissioni in ruolo rischiano quindi di essere molte di meno di quelle programmate per le Gae. Il rischio sarebbe dunque quello di una stabilizzazione parziale rispetto alle attese. «Un copione - dice Isceri - purtroppo visto anche altre volte».

ALTRI PROBLEMI
Riguardo il problema tagli o eventuali accorpamenti degli istituti, invece, tutto è ancora fermo per via del sisma che un anno fa colpì il Reatino. «Se ne inizierà a ridiscutere verso novembre – spiega il segretario dello Snals - dopo il sisma dello scorso anno si è fermato tutto con la conferma di quanto era in essere precedentemente a livello di dimensionamento scolastico. Il nuovo dimensionamento sarà oggetto di valutazione tra i Comuni e i vari istituti con la sintesi che arriverà poi in Provincia, luogo dal quale scaturirà la proposta per la Regione su quello che è il reale fabbisogno e la nuova geografia che necessita al Reatino per far fronte adeguatamente alla richiesta e al diritto allo studio della platea di studenti e famiglie».

Per Isceri un altro problema da affrontare con decisione e non certo rinviabile è quello delle strutture. «Da Rieti - dice il segretario Snals - alla provincia. Servono pianificazione e interventi. Non ci possiamo permettere ulteriori ritardi». Tornando ai nuovi 168 docenti per Rieti e provincia autorizzati dal Miur avremo 10 posti per la scuola dell’infanzia, 14 per la scuola primaria, 59 per la scuola secondaria diprimo grado, 59 scuola secondaria di secondo grado, 2 per le discipline musicali. Poi il sostegno con 5 posti per l’infanzia 3 per la primaria 11 secondaria primo grado 5 secondaria secondo grado.
 
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