Rieti, Silvia Cipriani: si cerca un movente economico. Il video

La casa di Cerchiara (foto Meloccaro)
di Emanuele Faraone
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Mercoledì 26 Ottobre 2022, 00:10

RIETI - Un possibile omicidio, un movente economico. Mancherebbe soltanto quel filo rosso che unirebbe l’azione alla causa scatenante. Accelerazione nelle indagini da parte degli inquirenti che - dopo aver passato al setaccio le due abitazioni in uso a Silvia Cipriani a Rieti e a Cerchiara, oltre a quella del nipote Valerio, per rinvenire impronte papillari e tracce biologiche - sono di nuovo tornati a indagare. Se prima si cercavano le tracce dell’assassino, adesso si continua a scavare e investigare per trovare un movente - verosimilmente economico - che possa avere causato la morte dell’ex postina in pensione, scomparsa a luglio.

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I materiali. Sotto la lente, documentazioni, carteggi, materiale bancario, assicurazioni private, polizze infortuni.

Una scannerizzazione completa su beni materiali e immobili. L’improvvisa accelerazione nelle attività investigative fa ipotizzare una possibile svolta nella complessa inchiesta. Inchiesta che rimane coperta dal massimo riserbo: la stessa conferenza stampa annunciata per la scorsa settimana dalla Procura di Rieti non è stata ancora convocata, né verrà indetta a breve, in quanto il continuo emergere di nuovi elementi e i nuovi impulsi investigativi hanno, di fatto, messo in stand-by la procuratrice capo, Lina Cusano, al fine di evitare una “discovery” dell’inchiesta e affrontare i media nel momento in cui si avrà contezza di notizie certe e sicure da poter riferire. Circostanza che fa ipotizzare che la conferenza stampa non verrà indetta prima dell’esito dei rilievi di genetica forense effettuati sui presunti resti della 77enne reatina e quelli relativi alle tracce biologiche isolate dalla Fiat Palio. Secondo indiscrezioni, nell’ottica di un’indagine che ruota a 360 gradi sulla scomparsa dell’ex postina, sarebbe stato “attenzionato” dagli inquirenti anche zio Leonino, l’uomo che aiutava Silvia Cipriani, svolgendo piccole mansioni come una sorta di fattore. L’uomo è stato ascoltato come persona informata sui fatti anche nei giorni scorsi. È lui una delle persone che per ultimo ha visto Silvia e ha potuto interloquire con lei. Lo stesso aveva ritrovato aperti il cancello, il garage, il granaio e il recinto delle galline della proprietà di Cerchiara e aveva avvertito il nipote Valerio che la zia non era stata vista in giro da due giorni. Troppi elementi singolari e strani, circostanze che fanno ipotizzare che Silvia sia stata impedita oppure impossibilitata a richiudere quei ricoveri, in quanto uccisa, portata via o fatta sparire.

Le ipotesi. Tuttavia, non viene neanche esclusa la possibilità che quel venerdì 22 luglio - in cui sarebbe apparsa strana e frastornata - la donna abbia potuto attraversare un temporaneo stato confusionale e di disorientamento che, oltre a farle dimenticare aperti cancello, recinzioni e garage, l’abbia portata a perdersi nei boschi di Scrocco di Montenero Sabino. «Attendiamo i riscontri degli esami effettuati sui resti ossei, sull’auto e all’interno delle abitazioni - aveva precisato il generale in congedo Luciano Garofano, consulente di parte della famiglia Cipriani - per avere elementi certi, in quanto in questo momento è possibile ipotizzare tutto e il contrario di tutto».

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