Lo sciopero generale si fa anche a Rieti
venerdì 12 dicembre: in piazza Cgil e Uil
Le motivazioni in un lungo documento

Lo sciopero generale si fa anche a Rieti venerdì 12 dicembre: in piazza Cgil e Uil Le motivazioni in un lungo documento
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Venerdì 21 Novembre 2014, 18:57 - Ultimo aggiornamento: 18:58
RIETI - Sciopero generale anche a Rieti venerdì 12 dicembre, come nel resto d’Italia. Lo ufficializzano le segreterie provinciali di Cgil e Uil (si smarca la Cisl, come a livello nazionale) che annunciano una manifestazione in piazza Vittorio Emanuele II.



LE MOTIVAZIONI

La ragione dello sciopero va ricerca nel sostegno alle proposte sindacali in merito alla riforma della pubblica amministrazione, Jobs-Act, legge di stabilità e politica economica. L’astensione avrà durata pari all’intera giornata lavorativa per tutti i lavoratori pubblici e privati. Di seguito la nota integrale dei sindacati Cgil e UIl.



«Nel nostro territorio - affermano i segretari Walter Filippi e Alberto Paolucci - il tessuto economico è da tempo alle prese con una grave crisi, anzitutto occupazionale, nell’ambito della media industria (Schneider, Solsonica e Ritel), con un pericoloso, quanto graduale effetto-domino nell’edilizia, nella distribuzione, nel comparto piccolo-manifatturiero e in quello del pubblico impiego/enti locali (da Risorse Sabine, partecipata dalla Provincia di Rieti, all’aumento vertiginoso di forme di precariato, specie sul versante-Sanità, non dimenticando le problematiche degli ex-Lsu ed ex-Asu).



Rieti e la sua provincia soffrono di un cronico isolamento: dovuto, in massima parte, alla mancanza di infrastrutture, anzitutto viarie, o al loro mancato ammodernamento e completamento della strada a scorrimento veloce Rieti-Torano; il completamento del tratto di competenza della provincia di Rieti della strada statale Rieti-Terni; la messa in sicurezza della Salaria per Roma.



La sanità è un settore strategico che necessita di un costante presidio per un suo conseguente rafforzamento, essendo l’Ausl Rieti la maggiore azienda sul territorio a livello di dipendenti. Per l’ospedale San Camillo de Lellis del capoluogo, si dovranno, anzitutto, ottenere le richieste deroghe finalizzate all’assunzione di nuovo personale per ottimizzare e potenziare i connessi livelli essenziali di assistenza, superando le fin troppo abusate forme di precarietà, attraverso la stabilizzazione delle risorse umane interessate.



Tale esigenza appare ancor più cogente alla luce del decreto Regione Lazio che non ha previsto interventi sul versante del personale secondo quanto sopra esposto, a fronte, di un aumento di posti letto. Per ciò che concerne il servizio di trasporto pubblico locale, le recenti, gravi problematiche registratesi in danno dei tanti pendolari reatini per il trasporto su gomma, esperito da Cotral spa (e in particolare sulla tratta Rieti-Roma) si aggiungono alla carente funzionalità del trasporto su rotaia (affidato all’unica linea Rieti-Roma via Terni-Orte).



In tale ambito non è più rinviabile nel tempo la ripresa della discussione sul Piano del trasporto provinciale, finalizzato a ottenere una migliore efficienza del servizio di collegamento anzitutto con la Capitale, ponendo così Rieti nodo di scambio strategico per i collegamenti con tutti i paesi della provincia, al fine di confermare il capoluogo stesso come centro di servizi pubblici importanti per cittadini e studenti provenienti dalla provincia e assicurando agli stessi pendolari un servizio in linea con le moderne esigenze di mobilità.



Sotto questo aspetto, si registra positivamente la imminente conclusione della realizzazione del nuovo deposito Cotral spa di Rieti Centro d’area con un’officina all’altezza di una città capoluogo di Provincia. Tutto ciò, però, non esime Cgil e Uil di Rieti dal respingere in toto il progetto-Cotral che, in maniera unilaterale, prevederebbe lo scambio gomma-ferro per il servizio Rieti- Roma (e viceversa), con corse limitate a Passo Corese e trasbordo sulla linea ferroviaria Orte-Fiumicino Aeroporto.



Si tratta di una scelta errata nel metodo e nel merito, in quanto i treni di questa tratta risultano sempre molto affollati e, quindi, non sufficienti ad accogliere anche i pendolari reatini; inoltre, lo stesso costo del biglietto di viaggio lieviterebbe di oltre il 30%. Ecco perché, si ribadisce quale soluzione prioritaria, l’esigenza di rafforzare il collegamento Cotral spa con la capitale, acquistando nuovi autobus (fattispecie già promessa da tempo sia dalla dirigenza aziendale che dalla Regione Lazio) e inserendo una corsa serale con partenza da Rieti alle 22,30 e un’altra con partenza da Roma alle 24.



A tal proposito, Cgil e Uil propongono la realizzazione di una unica società Regionale di tpl insieme ad un unico polo di manutenzione che conduca, anzitutto, ad affrontare il problema degli autobus del Cotral, ormai sempre più usurati, costringendo l’azienda al rispetto degli accordi sottoscritti con le Organizzazioni Sindacali, anche in sede prefettizia.



Per quanto concerne il trasporto ferroviario, Cgil e Uil ritengono importante riprendere il tema del collegamento con Roma nella tratta Rieti-Terni-Orte. In tale contesto, occorrerà riportare in vita l’accordo di qualche anno fa sottoscritto tra Regione Lazio e Umbria Mobilità per l’acquisto di tre nuovi treni diesel adatti per questa tratta (costo di circa 20 milioni di euro): ciò permetterebbe il potenziamento del collegamento, oggi limitato a una sola corsa di andata (il che non rispetta le esigenze dei pendolari reatini).



Quattro – secondo Filippi e Paolucci – sono le linee prioritarie di sviluppo, individuate da Cgil e Uil per il rilancio del territorio della Provincia di Rieti.

Ottenere il ristoro economico da parte di Acea, Comune di Roma e Regione Lazio per l’utilizzo, da parte della città di Roma, dell’acqua a uso umano proveniente dalle sorgenti del Peschiera e delle Capore, situate nel territorio della provincia di Rieti.

Ottenere pari ristoro economico da parte di E.on. spa per lo sfruttamento delle centrali idroelettriche di Cotilia e di Amatrice (Scandarello), anch’esse ubicate nel territorio della provincia di Rieti.



Queste due fattispecie farebbero giungere nel territorio reatino oltre 100 milioni di euro, utili a finanziare in loco nuovi progetti di sviluppo che porterebbero anche a indubitabili incrementi occupazionali. L’attuazione immediata del programma di interventi (già finanziato) per il rilancio del monte terminillo (fondamentale per i flussi turistici della stazione climatica);



L’individuazione e la successiva attuazione del progetto di valorizzazione integrale delle ex-aree industriali ubicate nel comune di Rieti (che potrebbero recare nuova e buona occupazione, anzitutto nel comparto edile e, successivamente, nel terziario e in quello dei servizi).
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