Santa Rufina, suore di Santa Chiara: da ottant’anni la missione è l’educazione dei piccoli

La celebrazione per gli ottant'anni a Santa Rufina
di Daniela Melone
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Domenica 24 Luglio 2022, 00:10

RIETI - Era l’11 luglio del 1942 il giorno in cui, da Fiuggi, giunsero a Santa Rufina, chiamate da Padre Minozzi, quattro suore dell’Immacolata di Santa Chiara. Sono passati 80 anni e la loro opera continua senza sosta nel campo dell’educazione dei giovani. Nella frazione del Comune di Cittaducale, l’intera comunità si è ritrovata per far festa attorno alle cinque suore Elisa, Geltrude, Rosemarie, Evangeline e Nerisa, che oggi continuano l’attività iniziata negli anni della guerra. «In quegli anni, Santa Rufina era un paese povero, gli uomini andavano in guerra e le donne si dedicavano alle attività in campagna. I bambini vivevano un po’ abbandonati - dice suor Elisa, ricordando l’inizio della missione. - Quando è arrivata la chiamata di don Minozzi, le prime suore hanno espresso la propria vocazione all’istruzione e all’educazione cristiana della gioventù, che noi oggi portiamo avanti con amore fraterno».

I passaggi. Il carisma delle suore è l’educazione dei bambini, di ieri, che oggi sono i nonni dei piccoli che frequentano la scuola dell’infanzia Santa Chiara. «In 80 anni - ricorda suor Elisa - tante suore sono passate.

Alla cerimonia sono venute anche suore da Roma e da Fiuggi, alcune delle quali avevano frequentato il paese 30 anni fa, come suor Rita e suor Carla. Negli anni sono stati accolti tantissimi bambini. Quest’anno ne abbiamo avuti 45, da 3 a 6 anni. Ringraziamo tutte le famiglie che ci sono state accanto in questa ricorrenza». Domenica scorsa la grande festa, con la santa messa presieduta dal vescovo Pompili, alla quale hanno preso parte anche i padri dell’opera di don Minozzi. «Questa lieta ricorrenza - ha affermato il parroco di Santa Rufina, Don Emmanuele - ci dà la possibilità di ringraziare Dio per il dono della presenza delle suore nella nostra comunità parrocchiale. Rappresentano un punto di riferimento per l’intera Santa Rufina. Con il loro impegno nell’educazione hanno accompagnato e visto crescere intere generazioni. «Donne all’ascolto», come ha sottolineato il vescovo nell’omelia, ma anche donne capaci di parlare di Dio agli uomini e a Dio degli uomini, «donne dell’azione, impegnate nel servizio della catechesi, che fanno le cose non tanto per farle, ma fanno tutto in un modo speciale, perché tutto fanno con amore». «Da ottant’anni prestiamo il nostro servizio a Santa Rufina - spiega suor Elisa - ma la nostra storia ha avuto inizio nel 1741 a Fiuggi, quando le serve di Dio, Teresa, Cecilia e Antonia Faioli misero la loro vita al servizio dei fratelli. Per seguire il loro esempio, nel 1942 quattro suore, la superiora generale, suor Giuliana Tarullo, suor Virginia Milioni come superiora locale, suor Michelina Lattanzio come insegnante e suor Assunta Padovano arrivarono a Rieti. Ad accoglierle c’era Padre Minozzi, fondatore dell’Opera nazionale per il Mezzogiorno, che le invitava a raggiungere Santa Rufina, dove avrebbero aperto la scuola materna al servizio dei più bisognosi». Il piccolo paese accolse subito con gioia le nuove arrivate. La popolazione fece sentire la vicinanza e la solidarietà, incoraggiando le suore che diedero inizio a quest’opera. «In tre giorni - ricorda suor Elisa - si iscrissero 80 bambini, 35 erano invece le giovani al laboratorio di cucito. La domenica successiva cominciò anche il catechismo, con soddisfazione delle famiglie, felici di affidare i più piccoli nelle mani delle suore, che da allora si impegnano ogni giorno per mantener fede all’impegno delle fondatrici dell’ordine». «Il nostro grazie - conclude suor Elisa - è rivolto al Signore che ha sempre guidato la nostra opera, alle autorità ecclesiastiche che ci hanno accompagnate, ai Padri dell’Opera del Mezzogiorno che con il loro aiuto e collaborazione hanno fatto sì che quest’opera si realizzasse e a tutte le persone di Santa Rufina che ci hanno accolte. I tempi sono cambiati, ma continuiamo a portare avanti la nostra opera educativa con amore e responsabilità. La nostra scuola è un punto di riferimento per il paese e lo è stata per generazioni di bambini». Ora è tempo degli esercizi spirituali in Molise, poi le suore torneranno, pronte per la prima campanella, il 12 settembre.

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