Rieti, Sant’Antonio: statua in città sul mezzo dei vigili del fuoco. L'ipotesi del percorso

di Giacomo Cavoli
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Giovedì 10 Giugno 2021, 00:10

RIETI - Potrebbero essere i vigili del fuoco a mettere a disposizione il mezzo speciale sul quale issare la statua di Sant’Antonio, per consentirne il passaggio nelle vie della città, il prossimo 27 giugno. Dopo l’annuncio del prefetto Gennaro Capo sulla possibilità di percorrere le vie più ampie di Rieti per scongiurare il rischio di assembramenti, inizia a delinearsi con più chiarezza il passaggio del santo, senza processione dei ceri e corteo religioso al seguito. Ieri mattina, nella riunione svoltasi tra prefettura, questura e Comune di Rieti, è stato approntato un primo percorso di massima, su quali vie e quartieri attraversare e sul quale dovrà ora dire la sua la Pia Unione.

Lo schema
Finora, di certo c’è la partenza e il ritorno della statua nella chiesa di Sant’Agostino, da dove il percorso dovrebbe prendere il via una volta caricata la statua su un mezzo messo a disposizione dei vigili del fuoco e che sia in grado di trasportarla, escludendo naturalmente il basamento di marmo e le stanghe di legno dei portatori, che normalmente la portano ad avere invece un peso di circa 13 quintali.

E per ridurre ancora il peso, si starebbe pensando alla possibilità di diminuire in parte gli ex voto che ornano la statua, ma anche su questo fronte è tutto da decidere. Tenuto conto delle strade strette, è stato abolito totalmente il passaggio in centro storico, per non incappare negli assembramenti. Una volta uscita da Sant’Agostino, la statua percorrerà vie e quartieri cittadini: in ordine sparso, circolano le ipotesi di viale Canali e Morroni, viale Maraini, viale Matteucci e i quartieri, come Madonna del Cuore, Quattro Strade, Campoloniano e Villa Reatina, seguendo i sensi di marcia già esistenti. Presumibilmente scortata da mezzi delle forze dell’ordine, la statua potrebbe però essere da sola, senza neanche un piccolo corteo religioso motorizzato ad accompagnarla. Di definitivo, però, c’è ancora molto poco.

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