Salvatore Borsellino a Rieti

Salvatore Borsellino a Rieti
di Fabiana Battisti
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Giovedì 8 Novembre 2018, 21:07
RIETI - “La Repubblica delle stragi”, ultima pubblicazione e grido di denuncia sull'occulta storia nostrana tra Stato, Mafia, P2 ed eversione nera, sarà al centro della giornata di domani a Rieti. Dalle 9 alle 11, infatti, la voce della legalità riecheggerà dalla Chiesa di San Domenico nel contesto studentesco e giovanile. Classico, Geometri, Magistrale, Scientifico, Rosatelli e Ragioneria assisteranno alla proiezione di due video. Il primo relativo alla storia dell’agente Agostino, il secondo esplicativo del cruciale furto dell'agenda rossa di Paolo Borsellino.

A partire dalle 11, poi, interverranno il vescovo Pompili e Salvatore Borsellino, tenace e infaticabile fratello di Paolo e fondatore del Movimento delle Agende Rosse, per sensibilizzare i ragazzi ad una riflessione critica e consapevole. 
«Con l’occasione della pubblicazione del libro, abbiamo avuto modo di condividere con la cittadinanza uno spirito di legalità che ha animato ed anima costantemente il nostro percorso umano e professionale», sostiene il gruppo degli organizzatori formato da: Angelo Giraldi, Marta Munzi, Elena Marchili e Simone Pietrosanti. 

E aggiungono: «Abbiamo scelto di organizzare una giornata intera in luogo di una semplice presentazione del libro, nonostante le non poche difficoltà intercorse, perché riteniamo che il coinvolgimento degli studenti possa fungere da profondo stimolo. Lo stesso Salvatore ama dialogare con noi giovani nella certezza che siamo noi a dover continuare la ricerca di verità e giustizia. Siamo certi che, oltre agli studenti, l’intera cittadinanza saprà cogliere da questi momenti l’essenza motrice dell’iniziativa: non smettere mai di lottare per affermare la legalità, senza condizioni».

IL LIBRO 
L’evento culminerà infine nel pomeriggio, a partire dalle ore 16, con la presentazione del libro, che, firmato nella prefazione da Marco Travaglio, ripercorre dal 1978 al 1994 i fatti e gli attentati apparentemente senza senso, che vanno dal finto sequestro Sindona, alla strage di Bologna, dalle bombe del Rapido 904, all'estate dell'Addaura e dell'assassinio Agostino, l'autoparco milanese di via Oreste Salomone e l'omicidio Mormile, i giorni della Falange Armata, della Uno bianca e la militarizzazione del Paese. Ma il senso arriva con gli ordigni di Cosa nostra del '92 e del '93, segnali di una trattativa avviata dalla mafia con uomini delle istituzioni. Nel novembre 1993 tutto sembra smorzarsi per poi tacere definitivamente nel febbraio 1994.

Al fianco di Salvatore Borsellino saranno presenti nel pomeriggio anche gli altri autori del testo: Stefano Mormile, Federica Fabbretti, Nunzia Mormile, Giovanni Spinosa, Fabio Repici.  L’evento è accreditato dalla Scuola Forense Sabina per 3 crediti formativi dedicati agli avvocati della città.
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