RIETI - Imprenditori e politici fanno quadrato per far ottenere alla salsiccia di carne e fegato della Sabina il riconoscimento di prodotto tipico.
Con l’incontro in programma oggi a Magliano Sabina (alle 17 al Teatro Manlio), prende il via il percorso verso l’ottenimento del «Marchio collettivo geografico della salsiccia di carne e di fegato Sabina». Il Marchio Collettivo Geografico è un protocollo, alternativo alla Dop e alla Igp, attraverso il quale l’Unione Europea individua e tutela i prodotti agroalimentari la cui denominazione contiene una indicazione geografica. Il Gal Sabino, in tal senso, vuole giocare un ruolo determinante per valorizzare le produzioni tipiche del territorio. Per questo, ha organizzato per oggi una riunione tecnica con le imprese potenzialmente interessate alla certificazione. Verranno analizzate dal punto di vista tecnico i vantaggi della certificazione e le procedure tecniche da affrontare per aderire alla stessa.
IL PERCORSO
Oltre agli imprenditori, sarà presente Agroqualità, organizzazione che si occupa della certificazione della qualità nell’agroalimentare. Il percorso, condiviso, vuole favorire una riflessione sull’importanza del tema della certificazione di qualità e su quali siano le azioni e gli strumenti necessari ad avviare un percorso che porti, nel più breve tempo possibile, alla costituzione del Marchio Collettivo Geografico relativo alla salsiccia di carne e di fegato Sabina. «Tutto ciò - spiega il presidente del Gal Sabino, Walter Ferzi - nella convinzione che promuovere la qualità delle produzioni locali significa promuovere un intero territorio e contribuire allo sviluppo socio economico dello stesso». Alla riunione di oggi, oltre al presidente del Gal, Ferzi, prenderà parte Enrico De Micheli direttore di Agroqualità, sindaci ed amministratori locali.