Rieti, Micigliano: da oggi riprendono
i lavori al cantiere sulla Salaria

Il cantiere di Micigliano
di Mario Bergamini
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Venerdì 11 Marzo 2016, 07:44 - Ultimo aggiornamento: 12:48
RIETI - Piccoli passi in avanti. Non molti per parlare di svolta positiva, abbastanza per lasciare aperta la porta della speranza. La situazione degli operai della Tecnis che operano nel cantiere di Micigliano, sulla Salaria per Ascoli, resta complessa. Così come preoccupa e non poco la situazione della sicurezza e della viabilità nell'Alto Velino, attualmente strozzata dal senso unico alternato di marcia tra Micigliano e Posta. L'incontro in programma ieri alla Direzione territoriale del lavoro si è regolarmente svolto, con società e Anas entrambi presenti - e questo è già un fatto positivo - ma le novità sostanziale sono state poche. Tra queste, l'impegno formale dell'Anas a sbloccare i pagamenti in surroga delle mensilità arretrate degli operai nel termine di 30 giorni dal ricevimento - da parte della Tecnis - dei conteggi relativi ad ogni dipendente. Documentazione sulla quale la società siciliana, raggiunta nei mesi scorsi da interdittiva antimafia, ha fin qui giocato di ritardo. Per accelerare i tempi, la Dtl di Rieti ha quindi di ufficio chiesto le spettanze degli operai alla Tecnis e sarà la stessa Dtl a girarle all'Anas per i pagamenti. L'Anas, a sua volta, ha sbloccato i versamenti della Cassa edile ed entro la metà della prossima settimana arriverà la prima «boccata di ossigeno» per gli operai.
Assunzioni di responsabilità che hanno portato sindacati e operai a revocare da subito lo sciopero. Questa mattina saranno tutti al cantiere di Micigliano per la ripresa dei lavori. L'operatività è però condizionata dall'eseguità di mezzi e materie prime per il mancato pagamento dei fornitori. Ed ecco che lavori che a pieno regime potrebbero essere terminati entro agosto, rischiano di prolungarsi sine die, con tutte le complicazioni in termini di sicurezza e viabilità.

LA DIFFIDA
Una prospettiva ben chiara al sindaco di Amatrice e presidente della Comunità montana dell'Alto Velino, Sergio Pirozzi (presente all'incontro con il collega di Micigliano, Emiliano Salvati) che ha formalmente diffidato l'Anas a ripristinare nel giro di 10 giorni il doppio senso tra Micigliano e Posta, anche in ragione delle necessità di urgenza dell'ospedale Grifoni di Amatrice. L'Anas ha preso atto, dicendosi disponibile a bandire in tempi brevi una gara per ripristinare la regolare viabilità. Gara che avendo un costo inferiore ai 150mila euro potrebbe avere procedure più brevi e favorire, entro l'estate, la rimozione dell'imbuto che attualmente strozza la viabilità nell'Alto Velino.
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