Rieti, gli appuntamenti del weekend in città e in tutto il Reatino

Danza a Rieti
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Sabato 1 Maggio 2021, 00:10

RIETI - Gli appuntamenti del fine settimana in tutto il Reatino.

Un’edizione diversa da tutte quelle che l’hanno preceduta, che taglia il traguardo dei trent’anni. Fino a domenica prossima 2 maggio, torna il Premio internazionale di Danza Città di Rieti. Dal 1991 al 2019, per ogni edizione, la città si riempiva di ballerini, insegnanti provenienti dall’Italia e dal mondo: arrivi sempre più numerosi con il trascorrere degli anni. Ora, dopo la pausa forzata del 2020 per l’emergenza sanitaria, il Pid riparte con modalità differenti, in due fasi: una prima, in questi giorni, iniziata giovedì e che si protrarrà fino a domenica on-line, e una in presenza, tra fine giugno e inizio luglio. Le fasi di selezione del Pid, fino a domenica prossima, sono appunto on-line, attraverso una piattaforma di videoconferenze su cui la giuria internazionale, composta dall’étoile Laura Comi, dai direttori artistici Ernst Meisner, Ricardo Fernando e Stephen Delattre e dalla coreografa Martina La Ragione, si dà appuntamento, valutando le registrazioni mandate dai ballerini. Questo format ha consentito una adesione massiccia di danzatori che, diversamente, a causa della pandemia, sarebbero stati impossibilitati agli spostamenti, sia dall’Italia che dall’estero: circa 400 partecipanti in questa prima fase, tra solisti, passi a due e gruppi coreografici, di 43 scuole di danza, pronti a eliminatorie, semifinali ed eventuali finali, provenienti da diverse regioni italiane e da tante nazioni, tra cui Brasile, Estonia, Moldavia, Svizzera, Belgio, Repubblica di San Marino, Portogallo, Albania, Malta, Vietnam, Stati Uniti. Il gala conclusivo, invece, in scaletta mercoledì 30 giugno e giovedì primo luglio, sarà in presenza. L’appuntamento che conclude la rassegna è in programma, come da tradizione, al teatro Flavio Vespasiano. Qualora ciò non fosse possibile - sulla base delle disposizioni sanitarie anticontagio che saranno in vigore per quel periodo - verrà allestito un palco in piazza Vittorio Emanuele II. Per quella data, i concorrenti saranno accompagnati da un nutrito seguito di direttori, insegnanti, parenti e amici, pertanto si può prevedere un movimento di circa 500 persone. In caso di apertura al pubblico del teatro Flavio, per la fine di giugno, potranno essere accolti un massimo di 160 spettatori, mentre in alternativa sarà disponibile un palco montato sotto i portici del Comune. La direzione artistica del Premio è di Piero Fasciolo, il coordinamento artistico è di Luna Ronchi e il coordinamento generale è di Simone Lolli. Proprio per lo scenario che caratterizza il periodo della pandemia, è fondamentale, ancora di più che in passato, l’apporto della Fondazione Varrone e della Fondazione Flavio Vespasiano, di Unindustria Rieti, Ascom e Rotary Club.

Tornano le escursioni per gli amanti del trekking in Sabina con un doppio appuntamento, oggi e poi domenica. Escursione ad anello proposta dall’Associazione Sabina Trekking (informazioni e prenotazioni al 327/9308192), alle pendici del Monte Tancia presso il rifugio “Tancia Hostel House”, nel Comune di Monte San Giovanni: qui, alla fine del medioevo, ci fu per molto tempo la sosta più importante lungo la via del Tancia, principale via di collegamento tra la valle Reatina e la Sabina tiberina, frequentatissima dai mercanti, dai pastori che praticavano la transumanza, e anche dai briganti.

Tramite un breve tratto in discesa di strada asfaltata ci si dirigerà verso il ponticello nella vallata, risalendo poi lungo il sentiero che porterà alle pozze del diavolo, fenomeno della natura scavato dalle acque del torrente Galantina, con cascatelle e piscine naturali. Verso l’ora di pranzo si andrà sui pratoni di pascolo allo stato brado di Salisano fino ad arrivare al Casale Fatucchio, dove ci sarà un’area attrezzata per pranzare. Sarà appunto qui la sosta per il pranzo, che consiste in una grigliata cucinata alla brace con la legna del bosco: salsicce, arrosticini, bruschette all’olio extra vergine d’oliva sabino, bruschette con pomodori e bruschette con mortadella, dolcetti artigianali e vino rosso locale e, come la tradizione vuole, fave e pecorino.

Da oggi, 1° maggio, possono tornare aperti nei weekend musei, teatri e cinema. Tra questi, riaprirà anche il museo dell’olio di Castelnuovo di Farfa. Oltre al museo sarà possibile visitare il borgo antico e raggiungere il monumento medioevale di San Donato. «C’era...c’era una volta, c’era una volta un albero... un vecchissimo albero che era rimasto solo nell’isola del vento \[...\] voleva popolare la terra di alberi generosi e di poeti». (Maria Lai, 2001). Con la lettura di queste poetiche parole impresse sull’“L’albero del poeta” avrà inizio la visita guidata al museo. Accompagnati da narratori, i visitatori avranno un insolito racconto e il dialogo che ne scaturirà. Il museo è dedicato all’olio della Sabina, che il medico Galeno (II secolo d.C.) definì come «il migliore del mondo antico». La vicina Abbazia di Farfa, inoltre, fu uno dei pochi centri medioevali europei nel quale furono conservate e poi trasmesse le antiche tecniche dell’olivicoltura. Il museo ha sede a Palazzo Perelli, edificio cinquecentesco di recente recuperato, ma si estende anche al centro storico e al paesaggio. L’itinerario museale ha inizio con una sezione dedicata al mito dell’olio, celebrato da sculture di maestri contemporanei quali Alik Cavaliere e Hidetoshi Nagasawa, dal designer e musicista Gianandrea Gazzola e dall’artista “visiva” sarda, Maria Lai. La visita prosegue con la documentazione sulla botanica dell’ulivo sabino e la tradizione dell’olivicoltura, poi con la sala della memoria, dove il mondo dell’olio viene raccontato dalle voci e dalle immagini dei contadini di Castelnuovo di Farfa. Con un percorso pedonale nella campagna, si raggiunge il sito monumentale di San Donato, testimonianza di architettura altomedievale, tra i campi circostanti il borgo di Castelnuovo di Farfa. Il monumento di San Donato non è solo una delle più antiche chiese sabine ma anche, come accennato, una testimonianza rara per l’archeologia alto medioevale. Il borgo di Castelnuovo di Farfa, oltre al museo e al monumento di San Donato, ospita palazzi antichi. Per richiedere informazioni dettagliate e per effettuare prenotazioni si può telefonare ai numeri telefonici 0765/36370 e 346/8187972 oppure scrivere un’e-mail all’indirizzo museoliosabina@gmail.com.

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