Rieti, gli appuntamenti della domenica in città e in tutto il Reatino

Mostra su Giorgio de Chirico
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Domenica 5 Giugno 2022, 00:10

RIETI - Gli appuntamenti della domenica in tutto il Reatino.

“Gioca con l’arte, scopri de Chirico”: tutti i mercoledì, Palazzo Dosi, a Rieti, si fa ludoteca per ospitare bambini da 4 a 10 anni, che saranno guidati alla scoperta di “Giorgio de Chirico, gli spettacoli disegnati”, la mostra (foto) promossa dalla Fondazione Varrone. Gli appuntamenti sono dalle 17 alle 20 in una sala dedicata. Iscrizione gratuita ma prenotazione obbligatoria allo 0746/491423 (interno 4) dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 17.

Sarà “Shakespeare per attori anziani” di Francesca Nunzi a chiudere la stagione teatrale di Montopoli di Sabina, organizzata dalla “Niente fischi si recita!” di Aldo Lops e Silvia Lastilla. Una stagione faticosa ma lusinghiera, che avrà come epilogo, oggi alle 18 al teatro San Michele Arcangelo, una esilarante commedia che, peraltro, ha fatto registrare il tutto esaurito nelle repliche al teatro de’ Servi a Roma ed è in attesa di approdare al Gigi Proietti Globe teather sempre a Roma. Informazioni e prenotazioni al 339/5318478 oppure al 389/6793095. Firma la regia di “Shakespeare per attori anziani” Claudio Insegno mentre i protagonisti saranno Francesca Nunzi, Marco Simeoli ed Emanuele Di Luca, la scenografia è di Daniele Derogatis. Risfogliando l’opera di William Shakespeare, ci si imbatte con due attori di varietà, ormai non più giovani e piuttosto disperati, alle prese con una messa in scena di alcune delle più celebri tragedie e commedie del grande autore. Essi vogliono partecipare a un festival shakespeariano, ma non avendo soldi per mettere su una vera compagnia teatrale, decidono di fare tutto da soli. Così i due buffi attori, marito e moglie nella vita, affronteranno spudoratamente tutti i famosissimi personaggi creati dalla nobile penna e finiranno col rendere la rappresentazione goffa, surreale, ma molto divertente. Una Giulietta che non si affaccia più dal balconcino perché si è trasferita al piano terra in quanto non può più fare le scale essendo vecchia e appesantita, un Romeo affaticato e mezzo rimbambito, un Amleto pigro e confuso, un Otello che non riesce più a rientrare in patria perché hanno bloccato la sua nave essendo lui uomo di colore, una bisbetica col diabete, un mercante di Venezia accompagnato dalla sua badante, Coriolano che soffre di colite. Una serie di sketch divertenti e folli che, alla fine, però, costringeranno i due protagonisti a desistere dall’affrontare un’opera così intoccabile per tornare a fare il varietà.

La prima presentazione, andata in scena nella sala parrocchiale di Leonessa, era stata un successo.

Ora per “Lu principinu”, traduzione in dialetto de “Il piccolo principe” dello scrittore francese Antoine de Saint-Exupéry, arriva la replica davanti a un pubblico composto dagli alunni dell’istituto comprensivo (quinta elementare e scuola media), che si ritroveranno lunedì 6 giugno, alla vigilia della conclusione dell’anno scolastico, nell’Auditorium di corso San Giuseppe, a Leonessa. Un appuntamento voluto dalla dirigente Geraldina Volpe in accordo con Galafro Conti, ex sindaco di Leonessa e presidente dell’Albero delle Farfalle, l’associazione di cui fanno parte ragazzi affetti da disabilità, che ha fondato in memoria del figlio scomparso, Tiziano, e delle giovani vittime del terremoto di L’Aquila del 2009. Ma come è nata l’idea di tradurre in leonessano l’opera letteraria? «Mio figlio si rispecchiava nella storia tratteggiata dall’autore, e così nacque l’idea di farlo conoscere e amare ai ragazzi della ludoteca, portandolo in scena a Rieti due anni fa con una bellissima rappresentazione teatrale», spiega Conti, che ai ragazzi vuole anche lanciare un messaggio: «Nella vita ci vuole pazienza nel superare le difficoltà e questo permetterà di raggiungere i sogni desiderati». Pubblicato a puntate sul sito web della rivista “Leonessa e il suo Santo”, per consentirne la lettura anche ai leonessani trasferiti in altre parti del mondo, “Lu principinu” proposto in dialetto rappresenta una delle traduzioni più originali tra le tante registrate negli anni.

Torna a Fara in Sabina una delle manifestazioni più attese nel Lazio, profumate e colorate del mese di giugno: “Passeggiando tra le rose”, un evento che non è solo una mostra-mercato dedicato alla regina dei fiori. Oggi, oltre all’esposizione e alla vendita di splendidi esemplari di rose provenienti da tutta Italia e dal mondo, ci saranno seminari e workshop, corsi, mostre, presentazioni di libri, incontri con esperti e storici, tutti incentrati sulla rosa. In scaletta anche passeggiata lungo il corso di Fara in Sabina, tra migliaia di varietà di rose di tantissime dimensioni, colori e forme.

Ai nastri di partenza la tredicesima edizione del Festival organistico farfense, che riprende con tre appuntamenti musicali che si svolgeranno di domenica, alle ore 16.30 a Farfa durante il mese di giugno. L’ingresso è gratuito. Domenica suonerà il maestro Dino Rando, il quale presenta “Ciò che Dio fa, è ben fatto”.

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