Rieti, gli appuntamenti del weekend in città e in tutto il Reatino

Le pozze del diavolo
4 Minuti di Lettura
Sabato 24 Aprile 2021, 00:10

RIETI - Si installano nell’orizzonte culturale dell’Odissea e, come il Carro del principe sabino, provengono dalla necropoli di Eretum. Sono le armi dei guerrieri della città sabina rinvenute in due tombe e oggi tornate nel museo civico archeologico di Fara Sabina, dopo un restauro effettuato dalla società Ara srl di Roma, specializzata in armi e strumenti in metallo. «Nella necropoli di Eretum - spiega la direttrice del museo, Maria Luisa Agneni - i corredi sono composti da un numero considerevole di armi. I guerrieri venivano deposti con la panoplia composta di spada lunga da cavaliere, pugnale, lancia o giavellotto e pochi altri manufatti. Le restauratrici hanno proceduto con la pulizia e rimozione di tutte le superfetazioni dovute alla ruggine e alle concrezioni, l’oggetto è stato poi rinforzato con stuccature nelle parti più degradate e protetto con un prodotto specifico. Le armi sono deposte nei loro foderi in legno e cuoio, con le catene in ferro con le quali si tenevano appese alla cintura, che nel tempo si sono integrate nella superficie in metallo dell’arma. Il lotto del restauro è composto da nove pezzi tra armi e gioielli: tre spade di cui due con fodero, due punte di lancia, tre pugnali con elsa a stami, di cui due con fodero e una collana in ambra». Il restauro è stato finanziato con fondi regionali e comunali e rientra nel lavoro di conservazione e valorizzazione del museo di Fara. «Continua da parte dell’Amministrazione - interviene il sindaco di Fara Sabina, Roberta Cuneo - insieme alla direzione museale della dottoressa Agneni, il lavoro di valorizzazione del Museo di Palazzo Brancaleoni, che quest’anno festeggia i vent’anni di esposizione. Il ritorno delle armi dei guerrieri sabini e altre prossime iniziative rientrano in un lavoro di preparazione all’arrivo del Carro del principe sabino, che a breve sarà in esposizione presso la Fondazione Varrone, che desidero ringraziare per l’impegno e il supporto nel restauro dei preziosi reperti della tomba».

“Strade di Liberazione” in Sabina. Anche il Reatino, con la sezione dell’Anpi provinciale e quelle locali, aderisce all’iniziativa, promossa dall’Associazione nazionale partigiani d’Italia che, per Festa della Liberazione, domenica 25 aprile, alle 16, invita a deporre un fiore sotto le targhe delle vie e delle piazze dedicate a uomini e donne antifascisti e partigiani. Nel manifesto preparato per il Reatino, vengono ricordati i luoghi simbolo, ma ogni realtà ha poi vie e piazze, luoghi e spazi dove il 25 aprile verrà portato un fiore, in quanto ricordano nomi e storie legati alla Liberazione. Poggio Mirteto, ad esempio, ha molte vie del centro e piazze (da piazza Martiri della Libertà), così come lo Scalo, dedicate a figure che hanno avuto un ruolo nella Resistenza. Lo stesso dicasi per Rieti, che per il 25 aprile parte da luoghi simbolo come via Pollastrini, Quattro Strade (strage Fosse Reatine), via Mitrotti, largo Florido D’Orazi, parco Angelo Gunnella. Petrella Salto con Cleonice Tomassetti; Poggio Mirteto con la lapide Caduti Partigiani; Poggio Bustone con la lapide Partigiani Caduti; Poggio Moiano, località Santa Vittoria, per l’eccidio 24-4-1944; Vacone con i partigiani caduti Beniamino Menicucci e Amilcare Baldoni; Fara in Sabina, a Canneto, con il cippo per il partigiano Edmondo Riva.

Aderiscono all’iniziativa Arci, Cgil e Fiom Cgil, Controvento e Comitato 25 Aprile, Poggio Moiano Libera, Centro antiviolenza Angelita, Acli, Spi-Cgil, Rete degli studenti Medi, Anvrg Garibaldi e Auser. L’Anpi raccomanda che la deposizione del fiore avvenga nel pieno rispetto delle normative antiCovid. «Un fiore - spiegano dall’Anpi - che diverrà una luce accesa sul sacrificio di tante donne e uomini da cui sono nate la Repubblica e la Costituzione».

Il 25 aprile alle 10.30, ci sarà la deposizione di una corona di fiori al monumento agli internati nel campo di concentramento di Castelnuovo di Farfa. Saranno presenti il sindaco Luca Zonetti, la Cgil di Rieti Roma Est Valle dell’Aniene e i rappresentanti istituzionali del territorio.

Tornano le escursioni in Sabina. Lo annuncia il fondatore del gruppo Sabina in Trekking, Stefano Aperio Bella, che ricorda che è in preparazione per il weekend del 1° maggio una classica escursione col caratteristico “magnatrek”, grigliata alla brace e tradizionale fave con pecorino, alle pozze del diavolo e a Casale Fatucchio. Per informazioni: 327/9308192 (Stefano).Le iscrizioni sono aperte.

© RIPRODUZIONE RISERVATA