Il Sei Nazioni potrebbe tornare a Rieti: il 4 novembre per Italia-Irlanda U18. Amedei: «Sarebbe un sogno»

Una fase di Italia-Irlanda under 20 del 2019
di Marco Ferroni
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Mercoledì 20 Settembre 2023, 19:57

RIETI - Il Sei Nazioni di rugby ancora a Rieti? È più di un'idea. Il prossimo 4 novembre, infatti, lo stadio “Manlio Scopigno” potrebbe nuovamente ospitare un match della palla ovale, come accadde il 22 febbraio 2019 con le nazionali U20 di Italia e Irlanda, giocata dinanzi a più di quattromila spettatori. Stavolta ad affrontarsi sarebbero sempre gli azzurrini e i verdi irlandesi, ma della categoria U18, che a un anno esatto di distanza dal 43-10 in favore dei britannici maturato al 'Giulio Onesti' di Roma il 5 novembre scorso.

Alte possibilità

Lunedì mattina allo stadio c'è stato un sopralluogo da parte di alcuni tecnici comunali che, insieme a Maurizio Amedei, presidente del Comitato Regionale Lazio della FIR, hanno verificato alcuni aspetti tecnici relativi alla superficie di gioco, necessari per poter allegare alla Federazione tutti i documenti utili per poter ufficializzare la disponibilità dell'impianto e fare in modo che Italia U18-Irlanda U18 si disputi effettivamente a Rieti. Nel caso in cui dovesse saltare Rieti, tre le opzioni: il 'Francioni' di Latina, il 'Rocchi' di Viterbo oppure Parma nella Cittadella del Rugby.

«Ci sono buone possibilità che ciò avvenga - confida Maurizio Amedei a Il Messaggero - ma fino a quando la documentazione da produrre non sarà completa e il Comune non darà l'ok, meglio sempre andarci cauti. Per il momento mi piace ricordare il pieno di gente e di entusiasmo registrato nel 2019 quando venne l'Under 20, perché nonostante la sconfitta (34-14 per gli irlandesi) quelli furono giorni stupendi per la nostra città.

Peraltro - prosegue il presidente Amedei - attualmente tra tutte le selezioni azzurre di rugby, l'Under 18 è quella che va per la maggiore, è quella che vince di più e nel ranking mondiale è una delle prime quattro».

SOGNANDO I 'GRANDI'

Ma c'è di più. Sì, perché nel corso del sopralluogo di lunedì si è ragionato anche in prospettiva futura per tentare di portare a Rieti anche la Nazionale maggiore del ct Gonzalo Quesada. Ma cosa servirebbe per rendere lo 'Scopigno' idoneo a un evento del genere. A spiegarlo è lo stesso Amedei. "Basterebbe spostare di una metrata la rete che delimita il rettangolo verde dalle due curve, senza togliere spazio agli spalti: in quel modo si creerebbero le giuste vie di fuga necessarie per andare in meta". 

E grazie alla sinergia tra Fir e Figc, potrebbero arrivare i fondi necessari per rimettere mano allo 'Scopigno' che, tra chiusure, abbandoni, lotte intestine e (udite, udite) le cornacchie, potrebbe trovare giovamento dalla candidatura presentata dall'Italia per gli Europei di calcio 2032, che porterebbe a Rieti più di qualche euro prezioso da spendere porprio su una struttura che, attualmente, è la terza nel Lazio dopo l'Olimpico di Roma e lo Stirpe di Frosinone.

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