Il paradiso sta anche nel Reatino, città e provincia salgono nella classifica della qualità della vita

Il paradiso sta anche nel Reatino, città e provincia salgono nella classifica della qualità della vita
di Antonio Bianco
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Martedì 1 Dicembre 2020, 00:10

RIETI - Rieti 37esima in Italia e prima nel Lazio per qualità della vita. Il capoluogo sabino fa un balzo in avanti e dalla 73esima posizione dell’anno scorso si piazza nella parte medio-alta della classifica delle 107 province pubblicata ieri dal quotidiano economico Italia Oggi. Quest’anno la maglia gialla tocca a Pordenone, secondo posto per Trento. In coda Foggia. E non va bene per le grandi aree urbane: Milano è alla posizione 45 (era 29esima), Roma è al 50esimo posto (ma in risalita dal 76esima), Torino al 64esima (dal 49esima) Napoli è 103esima. 

Il report è alla sua ventiduesima edizione e si basa su nove indicatori: affari e lavoro, ambiente, sicurezza sociale, istruzione, formazione e capitale umano, popolazione, reddito e ricchezza, reati e sicurezza, sistema salute e tempo libero. Come altre report di questo genere, Rieti deve ringraziare il suo potenziale green. Nel settore ambiente, infatti, risale la classifica e passa dall’82esimo al 52esimo posto. La migliore performance, tuttavia, l’ottiene nella voce «sicurezza sociale» dove si posiziona al sesto posto, il parametro include malati di covid, incidenti, suicidi e malati per tumore.

Tante luci ma anche qualche ombra nella classifica del quotidiano economico, pur restando una città tra le più sicure del Belpaese, nella voce «reati e sicurezza» scende dal nono al 28esimo posto.

Male invece nella graduatoria di «affari e lavoro», passa dal 75esimo al 77esimo posto: un dato che dimostra la grande difficoltà economica che attraversa il territorio. E che si riflette anche sul «reddito» dei reatini: dal 66esimo dell’anno scorso al 69esimo posto di quest’anno. 

Non va meglio per «istruzione e formazione», si scende dal 42esimo al 62esimo posto. Fondo della classifica (90esimo) per «popolazione», ovvero densità demografica, emigrazione e immigrazione.

L’analisi. A dare una lettura di questi dati è il vicesindaco e assessore alle Attività produttive e al turismo, Daniele Sinibaldi. «La recente classifica sulla qualità della vita pubblicata da Italia oggi – dice –, oltre a regalare soddisfazioni ai reatini per l’ottimo piazzamento in Italia e la prima posizione nel Lazio, induce ad alcune riflessioni sul futuro che la nostra terra può offrire, non soltanto a chi già la vive, ma a chi potrebbe sceglierla come sede della propria esistenza. La pandemia, unitamente all’innovazione tecnologica e all’evoluzione del mondo del lavoro, infatti, sta inducendo tutti a riflettere sull’opportunità di scegliere, per le proprie famiglie, quei territori che garantiscono una qualità della vita di gran lunga migliore rispetto alle metropoli e alle grandi città».

E aggiunge: «Analizzando gli indici della classifica, si nota che Rieti è tra i primi posti in Italia per l’ambiente, per sicurezza e reati, per la sicurezza sociale. A ben vedere si tratta proprio di quegli aspetti che, unitamente alle opportunità economiche sulle quali il sistema territoriale sta comunque lavorando intensamente per migliorare, determinano la possibilità di scegliere un territorio rispetto ad un altro». Per Sinibaldi bisogna continuare su questa strada.

L'indice che sale a sorpresa. C’è una novità sostanziale e molto significativa nella classifica sulla qualità della vita stilata ieri dal quotidiano economico «Italia oggi»: l’inserimento nella voce «sicurezza sociale» di tre indicatori sulla mortalità e sull’incidenza del covid-19. 
Ed è qusto campo che Rieti fa registrare la migliore performance: il sesto posto su 107 province. «L’inserimento di tre indicatori relativi all’impatto pandemico determina un mutamento della classifica relativa alla sicurezza sociale», scrive il quotidiano economico. 

Le performance. La provincia che quest’anno apre la classifica è Imperia, seguono Benevento, Ascoli Piceno e Fermo. Al quinto posto Roma e appena dopo, appunto, il capoluogo sabino. In totale sono ben otto le province del centro Italia a figurare nelle prime posizioni, in riferimento al parametro. Rieti poi passa - anche un po’ a sorpresa, se vogliano - dal 101esimo posto al 64esimo nella classifica «sistema salute». «Tale dimensione aggrega informazioni sulla dotazione di posti letti in reparti ospedalieri ad alta specializzazione e su quella di apparecchiature diagnostiche». 

Nello specifico. Disaggregando ancora di più i dati si può notare come il capoluogo sabino è al 33esimo posto per posti letto in reparto di oncologia su una popoilazio ne di 100 mila abitanti. E 31esimo per «sottodimensione apparecchiature diagnostiche». 
Ma è all’88esimo posto per «sottodimensionamento posti letto in reparti specialistici». Ed è purtroppo in fondo alla classifica per «posti letto in ostetricia e ginecologia (103esima). E «poi letti in terapia intensiva» (93esima). Va un po’ meglio invece per i «posti letti in cardiologia» (61esima).

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