Rieti, la Protezione civile si dota di un drone
per la lotta contro gli incendi boschivi

Rieti, la Protezione civile si dota di un drone per la lotta contro gli incendi boschivi
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Lunedì 21 Luglio 2014, 19:13 - Ultimo aggiornamento: 20:28
RIETI - In campo anche un drone per la lotta contro gli incendi boschivi e per la ricerca di persone disperse. La Protezione civile di Rieti ha un alleato in pi. Il drone sar operativo nelle prossime settimane, non appena si concluder la formazione del personale abilitato a pilotarlo. A presentarlo alla stampa Crescenzio Bastioni, responsabile del Cer Protezione civil «Si tratta di un velivolo professionale (vedi foto) molto compatto, dotato di sei rotori e pilotato a distanza da un radiocomando. Il primo reso operativo per scopi di Protezione Civile in provincia di Rieti».



«Con questo nuovo mezzo tecnologico a disposizione - spiega Crescenzio Bastioni - sarà possibile ispezionare in sicurezza specchi d'acqua, allagamenti, frane, volare sopra macerie o zone colpite da alluvione. Il drone, su cui è installata una telecamera ad alta definizione e dotata di un visore all’infrarosso, consentirà alle immagini così catturate di venir visualizzate all’operatore a terra su un ampio display da 7 pollici, questo grazie ad una connessione Wi-Fi, permettendone anche la registrazione, per poter rivedere in un secondo tempo il filmato».



«Le attività di spegnimento degli incendi di bosco o le operazioni di ricerca di dispersi in zone impervie, saranno facilitate grazie alla possibilità di visionare immediatamente le immagini che giungono sul monitor e ricavarne informazioni utili per coordinare le operazioni di soccorso, evitando di esporre uomini e mezzi a pericoli ed ottimizzare le risorse umane, valutando l'entità dell'evento e permettendo di inviare i soccorsi in maniera mirata. Il sistema di gestione - prosegue Bastioni - consente anche di tenere chat aperte per lo scambio di informazioni tra gli operatori in loco, e ciò lo rende particolarmente utile per le operazioni di Protezione civile e anche più economico ed efficiente rispetto all’impiego di elicotteri ben più grandi e costosi. Immaginiamo, ad esempio, un incendio di bosco: il drone sorvola l’area interessata e le squadre vicino al muro di fuoco possono chiedere all’operatore di spostare il drone per vedere in che direzione si stanno estendendo le fiamme e a quale velocità, in modo da poterle aggirare e bloccare».



«Il drone che la Protezione civile impiegherà, è un compatto apparecchio a propulsione elettrica a bassissimo costo di esercizio e che consente di avere immagini e riprese stabili in tutte le condizioni meteorologiche. Dove non posso arrivare gli uomini con i propri mezzi - conclude Bastioni - può arrivare un drone che, comandato da una certa distanza e monitorato su uno schermo da remoto, può avventurarsi ed ispezionare qualsiasi ambiente, anche il più ostile».



Quindi non solo un uso militare, attività per cui i droni sono divenuti famosi, ma anche al servizio della collettività, garantendo una migliore operatività al personale dedito al soccorso, a salvaguardia della popolazione e dell’ambiente.



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