Rieti, il presepe per il Natale 2023 in Vaticano sarà realizzato solo dalla Diocesi di Rieti

Presepe
di Giacomo Cavoli
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Mercoledì 21 Dicembre 2022, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 11 Gennaio, 21:40

RIETI - Tutto sembrava essersi concluso con la lettera che Domenico Pompili, nuovo vescovo di Verona e attuale amministratore apostolico della Diocesi di Rieti, lesse pubblicamente nell’ex chiesa di San Giorgio, il 17 novembre, in cui era lo stesso Papa Francesco ad esprimere la volontà che fosse la Diocesi reatina a guidare la realizzazione del presepe del Natale 2023 in piazza San Pietro, dopo il braccio di ferro seguito alla revoca del mandato consegnato nel 2019 dalla segreteria di Stato vaticana al Comune di Contigliano. Una scelta che sembrava confermare la realizzazione dell’opera da parte del Comitato nazionale per l’Ottavo centenario del primo Presepe di Greccio, in comunione con la Diocesi. Ieri, però, il cambiamento: in un comunicato stampa, la Diocesi di Rieti ha infatti annunciato che «realizzerà il grande presepe di piazza San Pietro del 2023, per il quale sta provvedendo all’ideazione e al reperimento delle risorse. Il progetto prevede che al termine dell’esposizione l’opera venga installata in pianta stabile a Rieti». Poche righe, dietro le quali si cela la decisione di revocare la richiesta di contributo economico inoltrata al Comitato per la realizzazione del presepe 2023 in piazza San Pietro e nell’Aula Paolo VI del Vaticano.

I passaggi. Il contributo che il 23 luglio, in una lettera, Pompili chiese al Comitato era di 175mila euro, per realizzare sia il presepe di piazza San Pietro che quello dell’Aula Paolo VI, fondi «da erogare a favore della Diocesi di Rieti nell’ambito del Progetto “La Valle del Primo Presepe”», unitamente alla concessione del Patrocinio da parte del Comitato. E «considerata l’importanza delle opere per dimensioni e complessità di realizzazione, nel caso in cui i costi da sostenere superassero il contributo concesso, la Diocesi di Rieti si riserva di avviare un’ulteriore azione di crowdfunding presso sponsor pubblici e privati o di rimodulare il progetto», assicurava Pompili.
Il 5 dicembre, è stato lo stesso Pompili a comunicare al presidente del Comitato nazionale e sindaco di Greccio, Emiliano Fabi, la decisione di revocare la richiesta del contributo economico.

Nella lettera, il vescovo motiva la decisione di revoca scrivendo che «avuta notizia dal delegato della Diocesi di Rieti in seno al Comitato, in merito all’evidente difficoltà dello stesso, anche nel solo raggiungere la presenza minima della maggioranza dei componenti utile a validarne le riunioni, sono ad evidenziare l’esigenza di rispettare l’impegno preso con il Governatorato Vaticano che impone tempi e modalità stringenti. La necessità di un immediato avvio delle attività per la realizzazione delle opere, già tardivo, non permette impasse di alcuna natura che possano comprometterne l’autorizzazione concessa. Nel ringraziare pertanto codesto Comitato per la fiducia accordata con nota del 05/08/2022, sono mio malgrado costretto a ritirare la precedente richiesta di contributo del progetto per attuarlo in autonomia».

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