Rieti, cedimenti nella grotta del presepe della Pace ma nessuno interviene

Il presepe
di Giacomo Cavoli
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Martedì 11 Maggio 2021, 00:10

RIETI - Chi riparerà lo storico Presepe della Pace, mettendo in sicurezza la grotta dentro alla quale è stato realizzato? E’ la domanda che ormai da inizio anno si pone Renato Buccioni, patron della Festa del Sole dopo che, secondo lui, i fuochi d’artificio installati a Sant’Antonio al Monte per festeggiare l’arrivo del 2021 potrebbero aver causato dei cedimenti all’interno della grotta, danneggiando così una delle statue presenti al suo interno e facendo finire persino alcuni massi a ridosso delle altre statue presenti all’esterno. 
Una costruzione, quella del presepe, che richiedette ben quattro anni, avviata nel 1977 e terminata nel 1980: «un lavoro da matti», come ricordarono i protagonisti dell’epoca, con centinaia di blocchi di pietra e di “callarelle” di cemento trasportati a spalla fin dentro la roccia, inerpicandosi su scale di fortuna poggiate sulla pendenza della collina. 
La denominazione di “Presepe della Pace” gli fu attribuita dal Cardinale polacco Ladislao Rubin, che lo inaugurò il 6 gennaio 1980; e un plauso all’opera arrivò anche da parte dello stesso Papa Giovanni Paolo II.

La cronistoria 
A denunciare l’episodio di danneggiamento è lo stesso Buccioni: «Il 6 gennaio scorso mi sono trovato a passare lì vicino e ho notato il danno – racconta il patron – Forse, a causa delle sollecitazioni ricevute con i fuochi d’artificio, sono caduti dei massi, rompendo la testa e un braccio della statua di San Giuseppe. Fortunatamente, le altre due statue della Natività si sono salvate, ma alcuni pezzi della grotta sono rotolati addirittura fuori, finendo contro le cinque statue esterne» che, oltre al significato religioso del presepe, rappresentano simbolicamente anche i cinque continenti come auspicio di solidarietà fra tutti i popoli. «Ho segnalato il danno al Comune di Rieti – prosegue Buccioni – Mi è stato risposto di inviare un preventivo, per una stima di quanto potrebbe essere necessario per riparare la statua e mettere tutto in sicurezza.

Perciò ho contattato una ditta edile la quale, comprendendo l’installazione dell’impalcatura, ha proposto diecimila euro di intervento. Ho inviato il preventivo al Comune come mi era stato chiesto, ma ormai sono mesi che nessuno risponde».

La replica 
Dal Comune la buona volontà non manca, ma sulle cause del crollo la pensano diversamente: «E’ vero, siamo stati contattati da Buccioni e contestualmente abbiamo effettuato tutte le opportune verifiche sulle possibili cause del crollo, compiendo dei sopralluoghi insieme ai vigili urbani e al magazzino comunale - risponde il vicesindaco Daniele Sinibaldi – Ma è difficile riuscire a collegare un mini-evento franoso con dei fuochi d’artificio. Con pioggia, neve e interventi sulle gallerie, come si fa a dimostrare che il crollo sia collegato ai fuochi? E’ praticamente impossibile. A Buccioni abbiamo comunque chiesto di inviarci un preventivo per gli interventi che secondo lui sarebbero necessari, ma questo non vuol dire che abbiamo già trovato i soldi e avviato i lavori per attuarli. In generale, per l’area che va da Fonte Cottorella al Borgo stiamo portando avanti un ragionamento di rivalorizzazione e la riqualificazione del Presepe è uno degli interventi che potrebbero rientrare in questo discorso. Dunque, al primo bando utile proveremo a farci finanziare la sistemazione dell’area».

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