Poste Italiane: «Contribuito allo sviluppo socio-economico anche del Reatino»

Matteo Del Fante, Ad Poste Italiane
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Martedì 22 Giugno 2021, 12:38

RIETI - Oltre 713 milioni di euro (erano 600 nel 2019) di Prodotto Interno Lordo, 11.700 posti di lavoro (erano 9.500 nel 2019) e circa 307 milioni di reddito (erano 250 nel 2019) distribuiti ai lavoratori impiegati nel sistema economico. Sono questi i numeri in evidente crescita emersi dal terzo Bilancio Integrato 2020 di Poste Italiane che testimoniano, anche in un anno caratterizzato dalle difficoltà legate alla pandemia, l’enorme impatto economico generato dai fornitori italiani dell’Area Centro (Lazio, Sardegna, Abruzzo e Molise) utilizzati da Poste Italiane.

Attraverso il ruolo di leadership ricoperto nel settori della logistica, finanziario, assicurativo e dei servizi di pagamento, anche il contributo dell’attività di Poste Italiane a Rieti e provincia ai risultati dell’Area Centro è stato importante poiché, in conseguenza dell’acquisto di beni e servizi prodotti, ha avuto un importante impatto indiretto sia sulle imprese sia sulle famiglie le quali, ricevendo un reddito grazie al lavoro svolto per Poste e i suoi fornitori, hanno potuto a loro volta muovere l’economia acquistando nuovi beni e servizi

Nella Sabina sono oltre 400 le risorse attualmente impiegate, tra personale di staff, operatori degli 96 uffici postali e degli 8 centri di distribuzione della corrispondenza e dei pacchi.

Focalizzare l’attenzione sulle sole attività correlate alle misure e alle azioni messe in campo dall’Azienda a livello regionale in chiave “anti-covid” durante il 2020, può essere un esempio concreto per evidenziare concretamente come Poste riesca a creare valore economico sul territorio producendo ricchezza e occupazione non solo attraverso il proprio business ma anche grazie al coinvolgimento di una estesa catena di fornitura locale.

Infatti, sulla provincia di Rieti, nel primo anno della pandemia, l’Azienda ha effettuato oltre 600 interventi di carattere straordinario, in chiave “anti-covid”.

In particolare, nei 96 uffici postali, negli 8 centri di distribuzione della corrispondenza e dei pacchi sono stati effettuati  circa 340 interventi di sanificazione sia degli ambienti che  dell’intera flotta aziendale, circa 130  mezzi tra motocicli, tricicli e vetture; 96 sedi sono state dotate di termoscanner per la rilevazione della temperatura corporea; in 96 uffici postali sono state posizionate barriere protettive in plexiglass per dividere gli operatori ed i clienti e circa 65 sono stati dotati di segnaletica orizzontale interna per il mantenimento della distanza interpersonale e in 7 uffici anche la segnaletica esterna.

A livello nazionale, nel 2020 le attività operative del Gruppo hanno avuto impatti diretti, indiretti e indotti sull’economia pari a circa 12,2 miliardi di euro di PIL, coinvolgendo complessivamente circa 191mila lavoratori con una distribuzione di redditi per un totale di 7,4 miliardi di euro.

Sempre a carattere nazionale, nel 2020, le PMI hanno impattato sul livello del Prodotto Interno Lordo per un valore pari a 1,2 miliardi di euro, impiegando 21.000 persone e distribuendo redditi per circa 567 milioni di euro. Infine, sono stati creati oltre 370 milioni di euro in termini di gettito fiscale.

La relazione finanziaria per l’anno 2020 è consultabile all’indirizzo: https://www.posteitaliane.it/files/1476536483458/Relazione-finanziaria-annuale-2020.pdf

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