Rieti, Giulio Di Antonio, preparatore
dei portieri e non solo: "Ognuno
dovrebbe essere portiere per un giorno"

Giulio Di Antonio
di Renato Leti
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Venerdì 28 Giugno 2019, 07:57 - Ultimo aggiornamento: 13:27
RIETI - Dal calcio sabino dei dilettanti a quello umbro dei professionisti: un passaggio decisamente importante per Giulio Di Antonio, nato a Terni il 12 settembre 1974, che negli ultimi cinque anni è stato il preparatore dei portieri della Maglianese allenata da Massimo Lucà.
Il ruolo del preparatore dei portieri ha acquisito negli ultimi anni un ruolo sempre più importante nell’organico delle società di calcio: da quanto tempo si dedica a questo lavoro?
Ho iniziato nel 2004 come allenatore dei portieri Dilettanti e Settore Giovanile (matricola FIGC 146561); per otto stagioni ho lavorato alla Pro Calcio Sabina nel settore giovanile e collaborando alla prima squadra che disputava allora il campionato di Eccellenza laziale insieme a Guido Nanni (ex preparatore dei portieri di Roma e Pescara) e Paolo Gobattoni (ex Ternana e Viterbese), entrambi tecnici professionisti. Successivamente ho trascorso cinque ottime stagioni alla Maglianese collaborando con il mister Massimo Lucà, grandissimo amico e tecnico di enorme competenza calcistica.
Può spiegarci come si svolge il lavoro del preparatore dei portieri?
Personalmente amo instaurare con i miei portieri un rapporto di estrema e totale fiducia che mi consente e mi obbliga a tirare fuori il meglio di loro, ad esaltare la loro autostima che poi, trasformata in energia positiva, devono trasferire alla squadra. Questo è il mio compito ed in tal senso curo meticolosamente ogni dettaglio, seguendo il portiere che alleno fino all’ultimo secondo della sua prestazione.
Come può essere concepita la figura del portiere?
Il portiere è vita! Augurerei ad ogni individuo di essere portiere per un giorno per capire le emozioni e le sensazioni che il ruolo conferisce all’animo. Dal punto di vista operativo pongo fondamentale rilievo alla preparazione tecnica e situazionale dell’atleta, curando dettagliatamente ogni singolo aspetto.
Dopo l’esperienza alla Maglianese, quali sono i suoi programmi per la stagione 2019/2020?
Devo ammettere che, con grande piacere, ho ricevuto alcune proposte da società di Eccellenza e Promozione; soprattutto è arrivata la chiamata da parte di una società professionistica umbra che proprio in questi giorni sta ratificando gli organigrammi tecnici e dopo alcune importanti valutazioni legate alla disponibilità dell’azienda per cui lavoro e quelle, molto importanti, legate alla mia famiglia ho accettato con entusiasmo l’offerta. Avrò a disposizione splendidi ragazzi ed ottimi atleti e cercherò, come ho sempre fatto, di mettere a loro disposizione la mia passione e la mia energia con umiltà e sacrificio. Spero di fare bene!
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